Decreto legge di agosto: sgravi fiscali per chi assume al Sud

Sciolti dall’ennesimo vertice politico i nodi del decreto legge agosto. Niente bonus per i ristoranti, quello con il rimborso al 20% ma sì per la fiscalità per chi assume al Sud. Blocco dei licenziamenti come previsto è diventato mobile.

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È saltato il bonus ristoranti, quello che prevedeva un rimborso dei clienti del 20% del conto. È entrata la fiscalità di vantaggio per il Sud, con il taglio dei contribuiti per le aziende che assumono nel mezzogiorno. Il blocco dei licenziamenti è diventato mobile: la data di scadenza arriva caso per caso e non è più uguale per tutti. Sciolto dal vertice politico il nodo del decreto legge agosto, il grosso sembra essersi definito.

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Il blocco dei licenziamenti

Riguardo il blocco dei licenziamenti, il Movimento 5 Stelle chiedeva una proroga fino alla fine dell’anno, il Pd fino al 15 ottobre. Per venire incontro ad entrambi è stata raggiunta la via di mezzo: il blocco mobile. Le aziende quindi che possono ancora utilizzare una parte delle 18 settimane di cassa integrazione, non potranno licenziare, quelle che invece le hanno terminate, sì. Il blocco scadrà in base a quando le singole aziende avranno iniziato ad usare la cassa, tra il 17 novembre e il 31 dicembre. Con questo sistema i licenziamenti verranno disposti in modo più omogeneo. La disputa sulla scadenza del blocco riguarda solo i licenziamenti individuali, per quelli collettivi resta il divieto fino a fine anno.

Le assunzioni nel Mezzogiorno

Per le aziende del Sud che a partire dal primo ottobre assumeranno con un contratto stabile o stabilizzeranno un precario, avranno un taglio dei contributi del 30%. Per quest’tanno ci sono un miliardo e 200 milioni, per il prossimo 4 miliardi. Dovrebbe questa diventare una misura stabile per i prossimi anni, con l’idea di pescare dal Recovery Fund plan dell’Unione europea. Il miliardo del pacchetto Sud viene preso dal bonus ristoranti che è saltato. I vice ministri M5S che avevano proposto il bonus ristorante, Stefano Buffani e Laura Castelli insieme ad Alessia Morani del PD insistono ancora e volevano allargarlo su mobili e abbigliamento ma non sembrano esserci possibilità in merito. Restano, invece, l’incentivo fiscale per i ristoratori che acquistano prodotti del made in Italy e il contributo a fondo perduto per i commercianti dei centri storici delle città capoluogo turistiche. Confermato anche lo slittamento dell’acconto di novembre per le tasse di professionisti e autonomi.

È stato anticipato di un mese, partirà dal primo dicembre, il cashback: gli sconti e premi per gli acquisti con moneta elettronica. Tra le novità un mese di reddito d’emergenza per le persone che ne necessitano.

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