Covid, parla un ragazzo della festa a Porto Rotondo: 500 persone e poche mascherine

La notte del 9 agosto a Porto Rotondo, c’era un party. I partecipanti erano tra i 500 e i 600 e le mascherine indossate ben poche.

Parla un ragazzo romano che ha partecipato al party di Porto Rotondo da cui sono risultati positivi al covid dei giovani

Uno dei ragazzi presenti al party del 9 agosto ha parlato di quella serata nel Country Club di Porto Rotondo, un noto locale in Sardegna. In seguito alla festa alcuni romani si sono sentiti male per poi risultare positivi al Covid: “C’erano circa 500/600 persone. Non era un party privato, ma una serata accessibile a tutti. E non c’erano solo i ragazzi di Roma nord, ma anche quelli di altri quartieri blasonati della città”.

Parla un ragazzo che ha partecipato al party di Porto Rotondo da cui sono emersi dei ragazzi positivi al covid


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Il rientro a Roma e la notizia

Il ragazzo è tornato a Roma qualche giorno fa dalla Sardegna, ha partecipato alla festa con degli amici con cui era in vacanza nell’isola, poi ha appreso della notizia dei sei ragazzi contagiati proprio durante quell’evento e ha deciso di correre a fare il tampone. Non presenta sintomi per ora, né lui e nemmeno i suoi amici. Adesso è agitato e spera di non aver, eventualmente, contagiato nessuno in caso di positività.

Parla il ragazzo dopo party a Porto Rotondo a seguito del quale sono emersi diversi positivi covid

L’evento

Quella sera, “alla porta del locale un addetto misurava la temperatura degli ospiti, questo sì – ha raccontato il giovane – . Con oltre 37,5 non si entrava. Ho visto poche persone indossare le mascherine, devo ammetterlo. Nel mio caso siamo rimasti distanziati, ma abbiamo la fortuna di esserci seduti all’aperto. Altri, erano accomodati in una parte semi-chiusa“. E non era “un party privato, ma una serata a cui tutti hanno potuto prendere parte. E no, non c’erano mica solo i ragazzi di Roma nord. Ma tutti quelli dei quartieri più ‘blasonati’ della città”, da Monteverde Vecchio a Trastevere, fino ai Parioli. “Stiamo tutti bene, per ora – ha aggiunto il giovane, che ha poco meno di 30 anni -. Non è tanto la festa in sé per sé a creare problemi e a darci pensieri. In realtà, in tutti i luoghi dell’isola che abbiamo visitato e in cui siamo stati la situazione era la stessa”. Tra cocktail, balli e mascherine abbassate.

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