A Malta è record di contagi: il Governo ferma la movida notturna

I bar, le discoteche e i locali notturni di Malta resteranno chiuso fino a nuovo emendamento. In un primo momento, il primo ministro Abela aveva minimizzato la cosa. E la curva dei contagi sale.

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I provvedimenti presi dal Governo Conte in merito ai trasferimenti da e verso alcuni Paesi, iniziano ad avere una motivazione. Malta, una delle nazioni messe nel mirino dal nostro esecutivo, fa infatti segnare un record negativo. Ovvero quello del numero di nuovi casi di persone contagiate dal Covid-19. Il weekend appena trascorso, infatti, ha fatto segnare numeri che non si erano mai visti, nemmeno nel periodo più nero in Europa. Si tratta pur sempre di numeri ridotti, visto che sabato scorso i nuovi casi erano 72 e ieri 69, ma considerando alcuni fattori bisogna stare all’erta.

Anche perchè Malta è un’isola piccola, ma particolarmente frequentata da turisti e amanti della movida notturna, specialmente in estate. In zone come quella di Paceville, ogni sera si assiste a tanti e grandi assembramenti da parte di giovani locali o stranieri. Per questo motivo, il Governo dell’isola dei cavalieri ha deciso di usare il pugno di ferro, con un provvedimento molto simile a quello appena messo in atto dal Governo Conte. E così resteranno chiusi i bar, le discoteche e i locali notturni, fatta eccezione per quelli che hanno un ristorante all’interno.

Ovviamente in quest’ultimo caso ci sarà una riduzione sull’orario, in modo da far fruire del servizio ristorante ma non dell’assunzione di alcolici. Nei ristoranti, infatti, potranno essere serviti solo clienti che avranno preso un tavolo per cenare. Saranno vietate anche le feste in barca, mentre per quanto riguarda le navi da crociera – anche per raggiungere le isolette di Gozo e Comino – potranno attraccare nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale. È inoltre vietata ogni forma di assembramento che veda la presenza di più di 15 persone.

Il primo ministro maltese Robert Abela – meteoweek.com

Il nuovo provvedimento assunto dal Governo di Malta prevede anche l’uso obbligatorio della mascherina all’interno dei locali al chiuso. L’unica eccezione riguarda anche in questo caso i ristoranti, visto che chi è seduto al tavolo può anche non portarla. Ma mentre la situazione sull’isola si fa un po’ più critica, non sono esenti da attacchi gli esponenti del governo nazionale. In particolare il primo ministro Robert Abela, reo di aver rilasciato alcune dichiarazioni che hanno fatto discutere. Il premier maltese, infatti, aveva parlato chiaramente di situazione sotto controllo.

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A fargli da contraltare ci ha pensato il ministro della salute Chris Fearne. Nella conferenza stampa in cui è stato svelato ogni dettaglio sui nuovi provvedimenti anti-Covid, Fearne ha ci sarà una nuova gestione degli arrivi. E così, oltre alla “lista nera” e alla “lista verde“, che indicano i Paesi con i quali le frontiere maltesi sono rispettivamente chiusi e aperti, spunta anche la “lista arancione“. Quest’ultima conterrà le nazioni dalle quali gli arrivi saranno consentiti, a condizione di presentare l’esito negativo del tampone eseguito in patria.

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