Lutto Striscia La Notizia, Ezio Greggio ricorda l’amico scomparso: “Mi mancherà…”

Il conduttore e volto storico di Striscia la notizia Ezio Greggio ha voluto ricordare lo storico dell’arte Philippe Daverio che si è spento all’età di 70 anni presso l’Istituto dei Tumori di Milano.

Ezio Greggio – Foto fornita da Stefania D’Alessandro/ Credits: Getty Images

Il ricordo di Ezio Greggio

Antonio Ricci ed Ezio Greggio hanno ricordato Philippe Daverio che si è spento all’età di 70 anni all’Istituto dei tumori di Milano. A Striscia La Notizia curava la rubrica dedicata all’arte e al territorio. Attraverso un messaggio sui social Ezio Greggio ha ricordato: “Addio a Philippe Daverio grande storico dell’Arte. A Striscia la notizia ha raccontato in modo semplice e ironico l’arte e la storia italiana divertendoci e divertendosi. Ci mancherà, condoglianze alla sua famiglia”.

Striscia la Notizia ha voluto ricordare Philippe Daverio tramite Antonio Ricci che ha svelato un retroscena: “Venni a sapere che Philippe era stato tagliato fuori dalla televisione. Un editto bulgaro, accettato in silenzio da Daverio, al quale il ruolo della vittima piantina certo non si addiceva. Mi sembrava scandaloso che un intellettuale di tale spessore non potesse avere il suo spazio, soprattutto sulla tv di Stato a cui aveva sempre garantito programmi di grande qualità e successo. Così, per riparare ad un’ingiustizia, nella grande famiglia di Striscia arrivò ‘Muagg – Il museo aggratis’, la vera rubrica formato famiglia”.

Fonte: Instagram

Il messaggio di Morgan

Anche Morgan, attraverso un post su Facebook ha voluto ricordare Philippe Daverio. “È morto Philippe Daverio, il professore, l’uomo di lettere e di divulgazione. Poco tempo dopo Giorello se ne va un altro pilastro della cultura italiana. Con lui condividevo la passione per i papillon che lui chiamava rigorosamente cravatta, perché aveva una precisione lessicale sbalorditiva. La cravatta non è quella cosa lunga che hanno tutti, la cravatta è una cosa da annodare che ha una forma di farfalla e oggi non sa più fare nessuno perché le vendono già annodate e le chiamano farfallino”.

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Ha poi aggiunto: “Negli ultimi tempi ci scambiavamo le cravatte, così appagavamo la nostra vanità come bambini, ma una volta fatto il nodo allora si parlava seriamente e temo che sarà dura trovare un amico di pari livello perché Philippe aveva collezionato la cultura in modo anticonvenzionale proprio come la cravatta, e si era trovato ad essere uno scrigno di etimologie e di svelamenti. Milano e l’Italia ti ricorderanno con nostalgia ed orgoglio, professore. RIP”.

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