Covid e scuola, tutti in classe a ricreazione: come cambia il tempo libero

Tutti in classe, ma la scuola non è più la stessa. Nessun abbraccio, nessuna recita e nessuna esultanza per un canestro nell’ora di educazione fisica. La convivialità si riduce e i momenti del tempo libero cambiano profondamente. Saranno pronti i ragazzi?

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Come sarà la ricreazione? La vecchia ricreazione, quella in cui era possibile mangiare un panino tra i banchi e chicacchierare con i compagni, non ci sarà più: tutti dovranno rimanere in classe e con la mascherina sul volto. Vietato anche incontrare i compagni delle altre classi in corridoio. Ovviamente nel rispetto del distanziamento, le classi, su decisione dei docenti, potranno recarsi in giardino rispettando le regole. Ma non tutti potranno farlo: sono molti infatti gli istituti che stanno ampliando gli spazi didattici adottando misure temporanee, come gazebo o tensostrutture, proprio nei cortili all’aperto. Resta il tempo di andare in bagno, seguendo sempre le regole sul distanziamento e sulla pulizia: innanzitutto igienizzare le mani, anche prima di entrare a scuola.

Musica e canto saranno vietate. Lo dice il Comitato tecnico scientifico e lo ribadiscono i virologi. Potrebbero contribuire a spargere il virus. “Ci sono esperienze negli Stati Uniti – ha precisato Andrea Crisanti, professore di Microbiologia dell’Università di Padova – che hanno mostrato come una persona cantando in un coro ne abbia infettate 50”. Il rischio infatti è l’eccesso di droplet, una presenza massiccia di goccioline che potrebbe venirsi a creare nel medesimo ambiente. Per ora non è possibile capire quale sia la distanza di sicurezza per poter cantare in gruppi, quindi almeno per il momento saranno assolutamente vietati.


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Covid: spariscono i momenti di convivialità

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La mensa. Addio alle lunghe tavolate con i bambini tutti insieme, a mensa. Quel momento di convivialità sarà sicuramente modificato. Anche quando saranno seduti al tavolo della mensa gli studenti dovranno restare distanti di un metro gli uni dagli altri. Niente mascherina perché per ovvi motivi a mensa non si potrà indossare. Quindi senza spazi aggiuntivi nascono i guai: le scuole dovranno organizzere più turni nei locali del refettorio o allestiranno i tavoli in spazi aggiuntivi. Chi non possiede una struttura abbastanza grande, dovrà far mangiare i bambini in classe, seduti al banco. I bambini riceveranno il pranzo, già sporzionato, in un vassoio e con i piatti monouso, direttamente in classe. Tutto sarà cambiato e disinfettato.

Ginnastica sì ma solo per alcuni sport. In palestra il distanziamento raddoppia: un metro non è infatti sufficiente, ne servono due. Perché quando la respirazione è affannata come durante l’attività sportiva, consente alle goccioline di saliva di avere una spinta maggiore da naso e bocca. Si dovrà mantenere la dovuta distanza di sicurezza. L’attività motoria durante l’orario scolastico si sposta quindi preferibilmente all’aperto, così da poter avere più spazio per rispettare le misure. Ma sempre nel rispetto di due metri, sarà impossibile praticare sport di squadra come calcio, pallavolo o basket. Il Comitato tecnico scientifico ha ribadito che il sudore non è veicolo di contagio, ma la respirazione sì. Probabilmente l’unica attività consentita sarà la ginnastica sul posto. Un po’ triste per i ragazzi che adorano gli sport di squadra. La mascherina sul volto non sarà l’unico segnale che qualcosa è cambiato. I cambiamenti saranno sul modo di vivere, di comportarsi con i compagni. Cambierà la convivialità  ma i ragazzi saranno davvero pronti? Ancora non possiamo saperlo, quello che è certo è che per loro sarà comunque uno shock.

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