Primo studente positivo a Roma: 60 tra studenti e personale scolastico in isolamento

Lo studente che ha contratto il Covid-19 è un 19enne che frequenta il liceo Marymount International di Roma. Il prossimo tampone non verrà eseguito prima di 6-7 giorni per evitare un caso di falsa negatività.

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La scuola Marymount International di Roma – meteoweek.com

È stato reso noto il primo caso di studente positivo al Covid-19, dopo la riapertura delle scuole. Si tratta di un ragazzo di 17 anni, che frequenta il liceo Marymount International di Roma. Il caso è stato svelato tra i locali di uno degli istituti scolastici più prestigiosi della Capitale, dove i controlli sono stati svolti in maniera certosina. E così, è arrivata la notizia tanto temuta, ma che in molti si attendevano, vista la moltitudine di ragazzi che affolleranno le scuole italiane. In questi giorni, con i corsi di recupero, ma soprattutto a partire dal 14 settembre, quando inizierà il nuovo anno scolastico.

Dopo la scoperta dello studente positivo presso la scuola privata americana del quadrante nord della Capitale, è scattato il piano per proteggere le altre persone entrate a contatto con lui. E così sessanta persone, tra compagni di classe e insegnanti, sono stati posti in isolamento almeno per una settimana. I genitori del ragazzo di 17 anni hanno avvertito, nella giornata di giovedì, la presidente del Marymount International Sarah Gallagher. Quest’ultima, seguendo il protocollo dei ministeri della Salute e dell’Istruzione, ha subito avvertito la Asl Roma 1 per avviare le procedure.

Da qui si è reso necessario l’isolamento per circa cinquanta ragazzi. Questi compongono la classe frequentata dallo studente positivo e altri con cui quest’ultimo sarebbe entrato in contatto dal giorno del rientro a scuola. Tra i ragazzi finiti in isolamento, sarebbero non più di dieci quelli più a rischio di contagio. Tra 6-7 giorni verrà effettuato il tampone antigenico sullo studente positivo e sugli altri posti in isolamento. Questo lasso di tempo si rende necessario per evitare casi di falsa negatività e dunque avere dati non corretti sulle decine di persone in isolamento.

L’ingresso del Marymount International di Roma – meteoweek.com

I vertici del Marymount International, dunque, sono stati i primi a mettere a punto il protocollo anti-Covid nelle scuole. Contattati dai colleghi de Il Fatto Quotidiano, ne hanno parlato così dopo l’accaduto: “L’istituto ha contattato le famiglie e ha assicurato la didattica a distanza a tutti, nessuno resterà indietro. Durante l’estate abbiamo messo a punto procedure di estrema prudenza proprio per metterci a riparo rispetto a una situazione che si è puntualmente manifestata. Oltre ai banchi singoli, abbiamo creato turni alla mensa e forniamo una doppia copia dei libri, in alcuni casi preferendo il digitale, in modo che i ragazzi non debbano far entrare i loro volumi di studio dall’esterno“.

Dunque una procedura messa in pratica nel migliore dei modi per ridurre al minimo il rischio di contagio. E la notizia del primo caso di studente positivo al Covid non può fare altro che indurre gli altri istituti a mettersi al passo. Anche perchè tra nove giorni prenderà il via il nuovo anno scolastico, e non è da escludere che alcuni ragazzi possano risultare positivi già prima di varcare la soglia delle scuole. Intanto anche il Governo continua nella corsa contro il tempo, in modo da assicurare la frequenza in classe e al tempo stesso la sicurezza per i protagonisti.

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Tanto che alcuni giorni fa, era stato Pierpaolo Sileri a svelare quale sarebbe stata la strategia per ridurre al minimo il rischio di contagio a scuola. Il vice-ministro alla Salute, intervistato durante la trasmissione di La 7 “Agorà“, aveva fatto capire che “in caso di una positività di un alunno la quarantena per la classe è un possibilità, ma si preferirà un tampone a tutti per un ritorno più veloce a scuola“. Esattamente ciò che è stato messo in pratica al Marymount International, teatro del primo caso di positività tra le mura di una scuola.

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