Anni di denunce per stalking inesistente: condannata una donna

Decine di denunce e più di 20 anni, per raccontare l’assedio di un uomo sconosciuto che, oltre a tormentarla tramite lettere, almeno in quattro occasioni l’avrebbe anche assalita fisicamente con indosso una maschera. Ad oggi è stato chiarito: era tutto falso.

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Sono partire subito le indagini dei carabinieri di Reggio Emilia che hanno finalmente chiarito che nulla di quanto denunciato da un’avvocatessa residente a Reggio Emilia era vero. La stessa aveva prodotto per i carabinieri quelle lettere, riportando un’altra scrittura senza tenere conto di un particolare. Ad incastrarla infatti, sarebbero state le tracce del suo Dna riportate dietro al francobollo. Dopo anni è stato ispezionato un francobollo nelle buste che ha riportato il Dna della donna. Subito è scattata la denuncia per simulazione di reato.


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La verità dopo 20 anni

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Ieri, la condanna in tribunale a Reggio Emilia a 10 mesi di reclusione. L’accusa era rappresentata dal pm Valentina Salvi, che ha coordinato le indagini: i fatti sono andati avanti dal 1989 e scoperti nel 2013. Nessuno si sarebbe mai aspettato che dopo tutti questi anni la donna non avesse mai pensato di confessare, continuando a denunciare un presunto aggressore. L’uomo infatti, non era mai stato identificato prima.

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