Coronavirus, la Svizzera inserisce la Liguria nelle lista delle zone rosse

Lo ha deciso l’Ufficio federale della sanità pubblica, chi torna dalla Liguria ed entra in Svizzera dovrà passare obbligatoriamente dieci giorni in quarantena

Coronavirus Svizzera inserisce Liguria nelle zone rosse
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti

Chi torna in Svizzera dalla Liguria dovrà passare obbligatoriamente dieci giorni in quarantena. A deciderlo è l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) che ha aggiornato l’elenco degli Stati e Regioni a rischio elevato di contagio da coronavirus. Insieme alla Liguria, nella lista delle “zone rosse” sono state incluse anche Gran Bretagna, Portogallo, Belgio. Questa nuova misura entrerà in vigore dal 28 settembre. Ora le zone soggette ad obbligo di quarantena sono in totale 59 nella lista vi sono anche: Danimarca, Irlanda, Islanda, Slovenia, Ungheria e Marocco, i territori della Bretagna, Alta e Bassa Austria e 18 regioni della Francia.

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La replica della Liguria

La Liguria ha scritto al console generale di Svizzera in Italia e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio mettendo in allegato la documentazione dell’azienda ligure Alisa. La Regione, nella lettera, invita  “le autorità svizzere a tornare su una decisione che risulta falsata da dati disomogenei sul territorio regionale” oppure a limitare le prescrizioni alle sole aree regionali maggiormente colpite dal contagio. Secondo la Regione, infatti, la misura della Svizzera rientra in un meccanismo automatico che scatta nel caso in cui in un territorio si superino i 60 casi su 100mila abitanti in 14 giorni. “Nel caso della Liguria – quanto si può leggere nella nota – questa soglia corrisponde a una media di 70 casi al giorno“. Questa soglia nei giorni scorsi è stata superata dal famoso caso nella provincia di La Spezia, un cluster individuato nella città che sarebbe già in fase di miglioramento.


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Le parole di Toti

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, ha dichiarato: “Invitiamo la Svizzera a considerare il territorio ligure non come un unicum, ma segmentato nelle varie aree di penetrazione e circolazione del virus. Il provvedimento preso dalla Svizzera non mi preoccupa, sapevamo tutti i contorni. Non sono gli svizzeri a doverci dire la portata della circolazione del virus in Liguria –  ha proseguito il presidente Toti – È alta in alcune zone. Ritengo squilibrato considerare l’intera Liguria una situazione omogenea”, ha concluso poi il presidente.

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