Papa: polemiche alla firma dell’enciclica ‘fratelli tutti’

”Sono democristiano, berlusconiano e più di destra che di sinistra. E sono dalla parte di Papa Francesco senza se e senza ma. La vogliamo finire con la favola del Papa comunista solo perché ci spiega il Vangelo senza sconti?”, così esordisce Gianfranco Rotondi dopo la firma dell’Enciclica “Fratelli tutti”.

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Papa Francesco celebra la Santa Messa e firma dell’Enciclica “Fratelli tutti” 

Con un post su Twitter Gianfranco Rotondi torna sulle polemiche seguite, soprattutto a destra, alla firma dell’enciclica ‘fratelli tutti’ , che sarà analizzata assieme alla ‘laudato sì’ nel seminario della fondazione Dc programmato da venerdì prossimo a Saint Vincent e al quale prenderanno parte vari esponenti politici, tra cui Gelmini e Bernini, Crosetto, Molinari, Rosato,De Michele,Conte,Berlusconi. Intanto il Papa ragiona sui migranti all’interno di un’opera in cui ribadisce la ferma contrarietà al sovranismo, al neo-liberalismo ed alle forme assolute di capitalismo. Forse è sembrata una tesi originale alla chiesa cattolica. “Il sovranismo, in termini ideologici, è etichettabile ad avversario della “cattiva” distribuzione delle risorse mondiali, ma questo è un altro discorso. “Esprimo gratitudine al Santo Padre per il dono della Lettera Enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale. In questo tempo inedito a causa della pandemia, l’insegnamento di papa Francesco continua a tracciare una strada ben precisa e percorribile da tutti gli uomini di buona volontà”. E’ quanto afferma il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente delle Cei. La nuova Enciclica s’inserisce, infatti nel solco di una riflessione già enunciata fin dall’inizio del Pontificato e progressivamente declinata in gesti e parole in questi anni. Si percepiscono i cambiamenti della Chiesa: da una parte, l’annuncio di Dio Amore e Misericordia e, dall’altra, perché non resti verità astratta, la necessità del ‘prendersi cura’ non solo gli uni degli altri, ma di Dio, del creato e di se stessi.In particolare si persegue un percorso: quello in cui la verità cammini di pari passo con la Giustizia e la Misericordia. Recita il Salmo: “Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno’ (Sal 85,11)”.


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Secondo Bassetti, “come è caratteristica del suo magistero, che cerca di leggere e interpretare i segni dei tempi, papa Francesco propone un metodo: ascolto e dialogo. Con tutti! Ma prima di tutto bisogna guardare alla realtà del nostro tempo. ‘La realtà è più importante dell’idea’. Significa accorciare le distanze e non erigere muri. “Da qui l’invito alla gentilezza e il richiamo a una nuova cultura dell’incontro, dove tutti sono invitati a collaborare”. “È l’insegnamento del Concilio Vaticano II che si apre a una riflessione matura , commenta il presidente della Cei. Nei prossimi mesi l’Episcopato italiano rifletterà sulla realtà che abitiamo per accompagnare l’annuncio e seguirne le linee guida. Si legge nell’Enciclica: “La Chiesa […] con la potenza del Risorto, vuole partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società, dove risplendano la giustizia e la pace’ (n. 278). Un orizzonte che apre il cammino!”. Intanto si Papa Francesco ha deciso di stipulare una nuova commissione: all’articolo 4, paragrafo 2, la normativa spiega che: “Un Comitato di controllo nominato dalla Superiore Autorità vigila sui Contratti di cui al precedente paragrafo 1 lettera d)”. Si tratta quindi, in particolare, “dei contratti stipulati direttamente dalla Segreteria di Stato e dal Governatorato, per quanto di competenza, e che abbiano almeno una delle seguenti caratteristiche: siano necessari per adempiere gli obblighi internazionali, qualora lo stesso strumento detti direttamente le regole per aggiudicare gli appalti. La Cura Vigilantissima attenga all’Ufficio e alla sicurezza del Romano Pontefice, della Santa Sede e della Chiesa Universale ovvero siano necessari o funzionali ad assicurare la missione della Chiesa nel mondo e garantire la sovranità e l’indipendenza della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano”. I cinque membri della nuova Commissione nominati da papa Francesco sono rispettivamente: il presidente card. Kevin Farrell, il segretario arcivescovo Filippo Iannone, mons. Fernando Vérgez Alzaga, mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica (Apsa) e padre Juan Antonio Guerrero Alves, prefetto della Segreteria per l’Economia.

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