X-Factor 20: il neo giudice Hell Raton a processo per concorso in lesioni aggravate

Lui è più amati rapper della nuova generazione, tanto da meritarsi la chiamata come giudice dietro il bancone del talent di Sky X-Factor 2020. Al fianco di Mika, Manuel Agnelli e Emma Marrone, Manuel Zappadu, in arte Hell Raton, sta dando prova di grande professionalità, nonostante la sua giovane età. Ma c’è un’accusa pesantissima che pende sul capo nella vita privata in un processo in corso a Cagliari. Ecco cosa è successo.

Le accuse al rapper Hell Haton

il rapper Hell Raton, in questa settimana, ha conquistato le prime pagine non per le sue doti canore. Il giovane artista è infatti sotto processo a Cagliari insieme ad altri 11 giovani, per concorso in lesioni personali aggravate. Nel gennaio del 2015, secondo l’accusa, il cantante e produttore sardo, prese parte a una rissa scoppiata in una discoteca-ristorante di Ortacesus, in provincia di Cagliari. In quell’occasione tre ragazzi furono aggrediti violentemente da un gruppo di 12 giovani, tra i quali appunto Hell Raton. Nella giornata di Ieri mattina si è tenuta la seconda udienza davanti al giudice monocratico ma Hell Raton non era presente.

Hell Raton, ovvero Manuel Zappadu è figlio del fotoreporter e pubblicista Antonello Zappadu. Antonello Zappadu è balzato agli onori della cronaca anni fa per aver scattato alcune foto a Villa Certosa, a Porto Rotondo, residenza estiva dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

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Le accuse a Hell Raton: la difesa dell’avvocato

L’avvocato di Hell Raton, Andrea Silvestri, è intervenuto circa gli articoli usciti in queste ore che riguardano le vicende legali del suo assistito. Le motivazioni sono più disparate e vertono anche sul contratto che il rapper ha siglato con Sky. In una nota, il legale spiega: “Con riferimento agli articoli pubblicati in data odierna da alcuni organi di stampa, circa il procedimento penale avanti al Tribunale di Cagliari nei confronti del mio assistito sig. Manuel Zappadu, in qualità di suo difensore preciso che i fatti in commento, risalenti al gennaio 2015, si riferiscono ad un procedimento tuttora nelle sue fasi iniziali e rivendico a nome del mio cliente, la sua totale estraneità ai fatti e da ogni conseguente illecito”.

La nota continua:Ho già avuto modo di produrre agli atti documentazione che ritengo del tutto idonea a scagionare integralmente il mio assistito da qualsiasi accusa, in primis la prova della sua presenza in luogo incompatibile con gli eventi riportati al momento di accadimento dei fatti. Depongo pertanto la mia più completa fiducia nella Magistratura, che avrà modo di accertare la totale estraneità di Manuel agli eventi in commento, riservandogli sin d’ora il diritto di essere risarcito per qualsiasi danno ingiustamente patito presso tutte le sedi competenti”.

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