Il detenuto ha già percepito una cifra importante. Nei guai la moglie che lavora in uno sportello Caf Acli della Bassa bresciana.
LEGGI ANCHE:
- Nuovo Dpcm, obbligo mascherina all’aperto: multe fino a 1000 euro
- “In pizzeria non veniamo, siete gay”: la reazione dei due titolari
Percepiva il reddito di cittadinanza nonostante fosse detenuto. Per questo un 50enne che sta scontando ai domiciliari una condanna definitiva per droga, e la moglie, dipendente di uno sportello Caf Acli della Bassa bresciana sono indagati dalla Procura locale. La donna aveva firmato le pratiche per conto del marito omettendo che fosse detenuto e senza presentare i redditi dei figli presenti in casa. Il tutto, secondo la Procura di Brescia, con il via libera della dipendente del Caf Acli. Il detenuto ha già percepito oltre settemila euro.