“Cristiano Ronaldo? Si, potrebbe aver violato il protocollo anti Covid”

Lo afferma il ministro dello sport Vincenzo Spadafora: “Sì, penso proprio di sì, se non ci sono state autorizzazioni specifiche dell’autorità sanitaria”.

Andando e tornando dal Portogallo, Ronaldo ha violato il protocollo anti Covid. È quanto ha detto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo alle domande di Gianni Minoli nel corso di un’intervista per il programma “Il Mix delle cinque” in onda su Radio Uno, di cui è stata anticipata una sintesi. Alla richiesta di Minoli se il campione juventino abbia violato il protocollo andando e tornando dal Portogallo, il ministro ha risposto: Sì, penso proprio di sì, se non ci sono state autorizzazioni specifiche dell’autorità sanitaria”. Il ministro si è anche espresso sulla sentenza di sconfitta a tavolino per il Napoli, in seguito al rifiuto della società partenopea di andare a Torino a giocare con la Juve in seguito ad una indicazione della Asl: “È una sentenza di cui prendo atto. Vediamo adesso cosa accadrà con il ricorso del Napoli”.

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La cena “a rischio” di Cristiano Ronaldo con la nazionale portoghese dei giorni scorsi

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Per quel che riguarda la prosecuzione dei campionati di calcio il ministro è stato possibilista: alla domanda se sarà possibile continuare a vedere le partite ha risposto così:  Sì, penso proprio di sì e lo spero e me lo auguro per tutti loro”. Sugli stadi ancora vuoti: “Per adesso sicuramente sì. Le Regioni avevano proposto un 25% rispetto ad un pubblico possibile, ma per adesso non possiamo autorizzarlo. Almeno fino al prossimo mese, dobbiamo vedere come andrà la curva dei contagi da qui fino a metà novembre”. Sulle parole del ministro Spadafora su Cristiano Ronaldo e sulla possibile violazione da parte sua del protocollo c’è stato il commento del presidente della Juventus Andrea Agnelli: “Io applico il protocollo federale. Se poi uno viene preso a 150 chilometri all’ora dall’autovelox, io non so spiegarle perché l’autovelox era lì e perché funzionava. Bisogna chiederlo alle autorità competenti”.

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