Dpcm: maggioranza soddisfatta, l’opposizione fa il suo mestiere

Inizia il consueto dibattito tra maggioranza e opposizione, a seguito del nuovo Dpcm annunciato ieri in conferenza stampa da Conte. 

Dpcm: maggioranza soddisfatta, l'opposizione fa il suo mestiere
Comunicato congiunto del centrodestra. Credit: Matteo Salvini Facebook

È bastato il tempo di una notte per far scoppiare la polemica tra maggioranza e opposizione sul nuovo decreto firmato da presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il Dpcm in questione è stato annunciato ieri sera, domenica 18 ottobre, durante un’attesissima conferenza stampa.

Il comunicato congiunto del centrodestra

Stando a quanto dichiarato dal premier, prima di firmare le nuove misure Conte si è confrontato con le Regioni, con la maggioranza e con l’opposizione. Eppure non tutte le parti politiche si sono sentite rappresentate nell’adozione dei provvedimenti. Se, da una parte, si ritengono soddisfatti gli esponenti del Movimento 5 stelle, con il leader Vito Crimi che ha considerato necessarie e ponderate le nuove regole per evitare l’aumento dei contagi, dall’altra il centrodestra ha rilasciato poche ore dopo la conferenza un comunicato congiunto in cui dichiarava di non aver preso parte al processo decisionale.

“Il centrodestra rappresenta la maggioranza degli italiani”

La nota è stata diffusa su Facebook ed è firmata dai leader dei tre partiti di centrodestra: Matteo Salvini, della Lega, Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, e Silvio Berlusconi, di Forza Italia. Si legge sul comunicato: “Dopo sei mesi, il governo continua a non coinvolgere l’opposizione nelle sue decisioni. Una opposizione, quella del centrodestra, che governa 14 Regioni su 20 e rappresenta la maggioranza degli italiani”. In effetti, stando ai sondaggi diffusi pochi giorni fa da YouTrend, i tre partiti di centrodestra insieme raggiungerebbero il 47,2 per cento dei voti. L’attuale maggioranza composta da M5s, Pd e Iv, invece, il 39,6 per cento.

Dpcm: maggioranza soddisfatta, l'opposizione fa il suo mestiere
Sondaggi YouTrend. Credit: YouTrend

“Nessun coinvolgimento da parte del governo”

“I presidenti di Regione – continua la nota – non hanno avuto una reale possibilità di fare osservazioni e di dare suggerimenti sul Dpcm, nonostante il senso di responsabilità sempre dimostrato. Non si può definire ‘coinvolgimento’ una telefonata con la quale si preannunciava una conferenza stampa già fissata. Il centrodestra ripete con forza che sono necessarie oggi più che mai chiarezza e concretezza, che è necessario che il governo si faccia carico dei danni che saranno subiti dalle imprese”. In particolare le attività commerciali a cui è stato imposto il coprifuoco. Oltre le ore 18 infatti solamente bar e locali dotati di tavolini potranno accettare i clienti.

“Disponibilità a collaborare con il governo”

E ancora: “Ribadiamo la disponibilità a collaborare con il governo nell’interesse dei cittadini: questo non è certo il momento della superficialità e della fuga dalle responsabilità. Avevamo denunciato il rischio di un autunno problematico e chiedevamo da tempo una strategia complessiva che non c’è stata. Non è accaduto nonostante il centrodestra abbia dato il suo contributo per liberare risorse che il governo non ha investito con efficacia e con rapidità. Nulla si è fatto per migliorare gli ospedali, per potenziare i trasporti pubblici, per aiutare gli anziani e i disabili, per sostenere le famiglie e le imprese in difficoltà. Un governo che non ascolta, che non si assume responsabilità (come denunciato anche dall’Anci) e che insiste con i Decreti annunciati in diretta tivù non è certo il governo che l’Italia si merita e di cui invece avrebbe necessità”.

Le critiche da parte della maggioranza

Tra le altre cose che sono state rimproverate al Governo c’è la decisione di non fare ricorso al Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. In questo ambito, tuttavia, le critiche vengono dall’interno della maggioranza. A voler utilizzare il fondo da 36 miliardi infatti sono il partito di Matteo Renzi, Italia viva, e il Partito democratico. Ma ieri il premier è stato chiaro nel rispondere ai giornalisti a proposito del Mes: comporterebbe troppi rischi, rispetto ai vantaggi.

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