No del centrodestra sulla cabina di regia: “Ci saremo in Parlamento”

Il centrodestra rifiuta la proposta di collaborazione del premier Giuseppe Conte, la senatrice Santanchè ribadisce la posizione di FdI. 

No del centrodestra sulla cabina di regia: "Ci saremo in Parlamento"
Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia, in collegamento con la trasmissione Non è l’arena, su La7. Credit: La7 Video

Prima accusa il Governo di voler fare tutto da solo, poi rifiuta la cabina di regia. Il centrodestra ha risposto alla richiesta di collaborazione avanzata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ovvero una cabina di regia presieduta dal ministro della Salute Roberto Speranza. E la risposta è stata chiara e categorica: no. Eppure nelle ultime settimane il segretario della Lega, Matteo Salvini, aveva lamentato a più riprese l’estraneità dell’opposizione nel processo decisionale che ha portato all’emanazione degli ultimi Dpcm. Allo stesso modo la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

La nota congiunta del centrodestra

Al momento di sedersi intorno a un tavolo e prendere decisioni fondamentali per il presente e il futuro dell’Italia, il centrodestra si è tirato indietro. Lo ha fatto ieri – domenica 1 novembre – con una nota congiunta di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Oltre a non aver apprezzato il modo in cui Conte e il governo si sono posti presentando un pacchetto prendere o lasciare, c’è una considerazione generale da fare. Non tolleriamo che per tutta la fase iniziale non ci abbiano coinvolto e ora che sono in difficoltà e hanno bisogno di un aiuto ci chiedano una mano. Quindi ben venga la discussione delle proposte in Parlamento, ma le proposte del centrodestra restano quello presentate”, è scritto nel comunicato stampa.

No del centrodestra sulla cabina di regia: "Ci saremo in Parlamento"
Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia, e Alessandra Moretti, europarlamentare del Pd, in collegamento con Non è l’arena, su La7. Credit: La7 Video

Le dichiarazioni di Santanchè a Non è l’arena

E lo ha ribadito la senatrice Daniela Santanché durante la trasmissione Non è l’arena, su La7. “Ci hanno sempre sbattuto la porta in faccia. Questo Governo ha avuto l’arroganza, la presunzione e la spocchia di fare tutto da solo, e oggi che è nella ‘M’ perché ha capito che non ne ha fatta una giusta, [interpella] l’opposizione. Noi ci saremo, ma ci saremo in quel luogo che è il luogo deputato, il Parlamento. Noi non facciamo aperitivi e passerelle, incontri a villa Pamphili. Non andiamo a prendere aperitivi al Palazzo Chigi. Noi siamo in una democrazia e ci saremo in Parlamento e come sempre [faremo], la nostra parte”, ha detto Santanchè al conduttore Massimo Giletti.

Il Governo ha perso tempo, ma intanto l’opposizione minimizzava il virus

La senatrice in quota FdI ha poi ribadito quelli che, secondo il centrodestra, sono stati gli errori del Governo negli ultimi mesi. Stando alle parole di Santanchè l’esecutivo avrebbe dovuto fare molto di più, considerato anche che l’arrivo di una seconda ondata di coronavirus in autunno era previsto dal mese di giugno. Tuttavia forse dimentica di quando, proprio il 2 giugno scorso, la leader del suo partito – insieme a Salvini e ad Antonio Tajani, di Forza Italia – ha organizzato una manifestazione in piazza del Popolo, a Roma, senza alcun tipo di distanziamento e senza particolare attenzione nell’indossare le mascherine.

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Le parole di Santanchè

“Le Regioni avevano chiesto che avevano bisogno di medici, soprattutto di anestesisti, e il commissario straordinario Arcuri ha fatto il concorso il data 12 ottobre. Ricordo a tutti che la seconda ondata si sapeva dal mese di giugno. Vede perché quelle piazze oggi sono così arrabbiate? Quei tanti lavoratori per bene? Per un semplice motivo: quando è successo, ed era il 7 marzo, non abbiamo avuto proteste in piazza. Perché tutti capivano che era arrivata una cosa che nessuno poteva prevedere. E che era anche giusto che nessuno poteva essere preparato. Gli italiani sono persone per bene, l’hanno compreso, si sono comportati perfettamente”, ha sottolineato la senatrice.

La questione Mes

E infine ha sollevato lo spinoso tema del Mes, che continua a dividere la maggioranza tra M5s che lo rifiuta e i dem che ne vorrebbero fare uso. “Visto che tutte le volte (Alessandra Moretti, europarlamentare in quota Pd, ndr) sbatte in faccia il Mes: sono la maggioranza, perché non lo portano in aula? Se vogliono il Mes, lo facessero. Andassero in aula con questa proposta”, ha concluso la senatrice di Fratelli d’Italia.

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