L’Austria, ancora sconvolta dall’ultimo attentato terroristico avvenuto nella serata del 2 novembre, ha deciso di prendere provvedimenti per tentare di arginare l’orrendo fenomeno.
In quella terribile sera del 2 novembre, Vienna ha vissuto l’orrore del terrorismo. In un momento storico tanto drammatico e delicato, con l’epidemia che flagella l’Europa, una banda armata di terroristi ha imperversato nella capitale austriaca seminando il terrore. Il governo, ha così deciso di prendere provvedimenti, dopo aver annunciato nei giorni scorsi la chiusura delle moschee legate all’islam radicale ora il cancelliere Kurz, tramite un tweet ha dichiarato che sarà istituito “il reato di ‘islam politico’ per poter procedere contro coloro che non sono terroristi, ma che creano loro il terreno fertile”.
Dies ist kein Kampf zwischen Christen & Muslimen od. zwischen Österreichern & Migranten. Dies ist ein Kampf zwischen den vielen Menschen, die an den Frieden glauben, und jenen wenigen, die sich den Krieg wünschen. Hier die ganze Rede: https://t.co/oxBnvJDsqw pic.twitter.com/ep3UZ6H3Ja
— Sebastian Kurz (@sebastiankurz) November 3, 2020
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I luoghi di culto
Kurz ha annunciato inoltre “un’estensione delle possibilità di poter chiudere luoghi di culto”, a conferma quindi di quanto già annunciato precedentemente. Sarà anche introdotto un registro degli imam e un inasprimento delle leggi sulle associazioni e i simboli. Il cancelliere prospetta infine su twitter provvedimenti per “prosciugare i flussi finanziari a sostegno del terrorismo”.