Lutto nel mondo del giornalismo: addio a Nestore Morosini, vittima del Covid

Il giornalista Nestore Morosini, firma di diverse testate tra cui Il Corriere della Sera, anima del giornalismo sportivo, è venuto a mancare all’età di 83 anni. Qualche tempo fa, ha contratto il Covid e le sue condizioni di salute sono peggiorate in poco tempo. E’ stata la voce della Formula 1 e del calcio, amato dai suoi lettori e dai grandi di questi sport.

Nestore Morosini: una vita per i motori

Il giornalista Nestore Morosini si è spento all’età di 83 anni a Milano. Penna della Formula 1 e del calcio, ha lavorato per diverse testate giornalistiche, principalmente per Il Corriere della Sera. Ha raccontato i motori nelle sue rubriche, ed era amatissimo sia dai lettori, per cui è stato un punto di riferimento, sia dai grandi nomi di questi sport, a cui strappava sempre un grande scoop. Lascia due figlie e una moglie, Ivana, anche lei storica firma del Corsera.

Daniele Dellera, suo collega a Il Corriere della Sera ed ora a capo della redazione sportiva del giornale milanese, lo ricorda con queste parole: “Il segreto di Nestore era che in ogni sua azione, in ogni suo pezzo, ci metteva il cuore”.

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Tutto sui motori

Ai suoi tantissimi lettori spesso, Morosini, ha anticipato sui tempi le grandi innovazioni del mondo automobilistico. Fondò il Corriere dei motori, inserto del Corsera, in cui parlava del suo amato mondo.

Ha scritto anche un grande libro di successo, dal titolo Quando ci divertivamo col pallone e con la Formula 1. 

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Nestore Morosini: il rapporto con Enzo Ferrari e lo scambio di Rivera

Ci sono tanti aneddoti che potrebbero essere raccontati per ricordare la grandezza nel giornalismo sportivo di Nestore Morosini. Uno è certamente quello che riguarda il calcio. Nel 1975 prima di Italia-Polonia, insieme a Dardanello, direttore dì Tuttosport, Morosini scatenò un vero putiferio. Chiese all’allora proprietario del Milan, il Presidente Buticchi, un clamoroso colpo di mercato: “Presidente, ma uno scambio Rivera-Claudio Sala come lo vede?”. E il Presidente: “Si può fare”. Quello che accadde nei giorni seguenti – allora sia Rivera che Sala erano gli idoli della Serie A – è rimasto nella storia del calcio nostrano.

Un altro aneddoto riguarda – ed è stato raccontato da Morosini negli ultimi anni a distanza di molto tempo – il suo rapporto con Enzo Ferrari. Il proprietario ed inventore del marchio del cavallino, leggeva sempre i pezzi del giornalista e, a volte, si adirava per gli scoop che riusciva a portare a casa. Ferrari telefonò a Morosini dopo una pole position di Gilles Villeneuve: “Caro Nestore, va bene esaltare Gilles, ma la pole position non l’ha mica conquistata in bicicletta”.

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