Maria Elena Boschi, scontro con Lilli Gruber: “Interessata più alle mie foto che al Recovery”

Maria Elena Boschi, capogruppo Italia Viva alla Camera, intervistata a Otto e mezzo su La7 risponde a una domanda sulle foto apparse sul settimanale Chi, nelle quali viene ritratta con la mascherina abbassata: “Con centinaia di morti da Covid-19 e tutti i temi importanti che abbiamo sul tavolo, mi piacerebbe parlare di come utilizziamo i soldi del Recovery Fund più che della mia mascherina”. 

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Sale la tensione del governo, salgono soprattutto i toni duri e gli ultimatum di Italia Via, che ha deciso di portare a termine un vero e proprio braccio di ferro, aprendo una crisi sulla governance del Recovery Plan. Il pomo della discordia sarebbero le competenze attribuite alla cabina di regia, i responsabili di missione che hanno il compito di coordinare le operazioni di attuazione delle misure previste nel Piano. Troppi poteri attribuiti a figure non rappresentative, mentre i ministri vengono declassati, ribadisce Italia Viva. Per far luce su questo quadro Maria Elena Boschi, capogruppo Italia Viva alla Camera, è stata ospitata nella puntata di ieri sera di Otto e mezzo, su La7, dove fin da subito ribadisce le sue intenzioni: parlare del Recovery. E lo fa scatenando un iniziale battibecco.

“Per Lilli Gruber è più importante parlare delle mie foto che non dei 200 miliardi del Recovery”

Lilli Gruber, infatti, le avrebbe posto una domanda riguardo alle foto apparse su Chi, nelle quali Boschi appare insieme al compagno, a volto scoperto (nonostante fossero in luoghi pubblici). Maria Elena Boschi risponde dapprima ribadendo: “Io e il mio compagno indossavamo la mascherina. Le foto ci hanno colto quando l’avevamo abbassata, ma è durato solo un minuto, il tempo di scattarci un selfie”. Poi chiedendo di spostare la conversazione: “Con centinaia di morti da Covid-19 e tutti i temi importanti che abbiamo sul tavolo, mi piacerebbe parlare di come utilizziamo i soldi del Recovery Fund più che della mia mascherina”. A quel punto la risposta di Lilli Gruber: “Lei è una persona pubblica ed è tenuta al buon esempio, perciò se viene fotografata senza mascherina deve dare spiegazioni”. Finito il battibecco, in serata poi la deputata di Italia viva ha postato un tweet in linea con la polemica: “Grazie a tutti per i commenti di solidarietà dopo #Ottoemezzo. Quando cercavo di parlare di contenuti venivo sempre interrotta: per Lilli Gruber più importante parlare delle mie foto che non dei 200 miliardi del #RecoveryFund. Mi spiace per gli ascoltatori”.

A proposito di Recovery

Ad ogni modo, tra un botta e risposta e l’altro, alla fine si è riusciti a parlare di Recovery Plan. Su questo Boschi sembra aver ribadito la linea dura di Italia Viva: “Ovviamente noi ci auguriamo che non si apra una crisi di governo, ma come siamo stati e siamo responsabili noi, ci auguriamo che lo sia anche il presidente Conte e che ci ascolti perché non si può sostituire il governo con una task force, c’è bisogno di rispetto per istituzioni democratiche del nostro Paese”. Insomma, l’accusa è di voler attribuire troppi poteri ai supermanager, escludendo in questo modo i ministri dalla gestione del Recovery Plan: “Sono mesi che diciamo queste cose, io per prima in Parlamento. Conte sulla norma della governance non dice la verità. Ma ne discuteremo quando arriverà in Parlamento”.


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Rimpasto di governo? 

Il dubbio, però, è che dietro queste rivendicazioni ci sia un intento ancor diverso: mettere sotto pressione l’esecutivo per ottenere un rimpasto di governo. Boschi a questo punto nega ogni secondo fine: “A noi non interessa assolutamente aggiungere un nostro nome. Se il tema sono le poltrone, siamo disponibili a lasciare anche le nostre tre in consiglio dei ministri. Ma il tema che poniamo noi invece sono i sei commissari tecnici, che si sostituiscono ai ministri”, ha detto ancora, aggiungendo: “Noi chiediamo invece che i ministri facciano il proprio lavoro. Sono posizioni che portiamo avanti nell’interesse dei cittadini”.

I nodi da sciogliere

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MeteoWeek.com (da Getty Images)

Mentre migliora l’intesa tra la linea di Conte e quella del M5s sulla riforma del Mes, il vero campo di battaglia è il Recovery Plan. Sul primo punto la maggioranza avrebbe raggiunto un’intesa: Di Maio mostra soddisfazione per l’accordo raggiunto (anche se alcuni 5 Stelle non voteranno a favore della riforma sul Mes); e i capigruppo di Italia Viva fanno sapere che firmeranno la risoluzione di maggioranza solo dopo aver ascoltato le comunicazioni del premier in Aula. Per quanto riguarda il Recovery Plan, invece, Conte sembra aver abbandonato l’idea di inserire la cabina di regia in manovra, sembra disponibile a ulteriori modifiche, ma al momento preferisce non esporsi ufficialmente, stando a quanto riportato dall’Ansa. Ma Matteo Renzi insiste.


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Matteo Renzi su una possibile rottura con il governo

Proprio ieri il leader di Iv avrebbe affermato al Tg2 Rai a proposito di un’eventuale rottura con il governo: “Spero proprio di no ma temo di sì, perché insistere su una misura che sostituisce il governo con una task force, la seduta del Parlamento con una diretta Facebook e che, addirittura, pretende di sostituire i Servizi segreti con una fondazione privata voluta dal premier, è una follia. Noi abbiamo mandato a casa Salvini per non dargli i pieni poteri, ma non è che i pieni poteri li diamo a Conte“. Per Renzi, il decreto di attuazione del Recovery Fund “pensa alla moltiplicazione delle poltrone ma non va a dare una mano ai disoccupati, ai negozi chiusi alle persone che soffrono. Se le cose rimangono come sono, noi di Iv voteremo contro. Per noi un ideale vale più di una poltrona”. Fa eco anche Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, intervistato a Un giorno da pecora: “Non possiamo sempre leggere sui giornali le cose che si vogliono fare. E’ una questione di contenuto, poi c’è anche il principio. Il contenuto è assolutamente inaccettabile”.

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