Paola Taverna: “Giravolta del M5S? Abbiamo ucciso il Mes, non lo useremo mai”

Paola Taverna (M5s) torna a parlare della risoluzione sulla riforma del Mes firmata e sostenuta da tutti i gruppi di maggioranza. La riforma del Mes è riuscita ad ottenere il sì al Parlamento, sia in Camera che in Senato, anche attraverso i voti del Movimento 5 Stelle, che da tempo si definiva ostile. Oggi Taverna spiega su Repubblica: “Il Movimento 5 stelle ha ottenuto un grande obiettivo. Nella risoluzione c’è la nostra visione dell’Europa. Sospendere il patto di stabilità farà sì che nessuno abbia più bisogno di accedere al Mes, significa uccidere quel meccanismo”.

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Il Movimento 5 stelle ha ucciso il Salva-Stati. E’ quanto sostenuto da Paola Taverna (M5s) in un’intervista su Repubblica dopo il voto positivo sulla riforma del Mes in Camera e in Senato. Secondo Taverna, la risoluzione firmata da tutti i gruppi di maggioranza sulla riforma del Mes è un accordo che rappresenta, in realtà, una vittoria per il Movimento: “Il Movimento 5 stelle ha ottenuto un grande obiettivo. Nella risoluzione c’è la nostra visione
dell’Europa. Sospendere il patto di stabilità farà sì che nessuno abbia più bisogno di accedere al Mes, significa uccidere quel meccanismo”. Poi ancora: “Per noi quella contro il fondo salva-Stati è una battaglia importante: il Mes è uno strumento obsoleto che mai utilizzeremo. Ma con la risoluzione abbiamo messo per la prima volta nero su bianco la necessità di sospendere il patto di stabilità. E il Pd ci è dovuto venire dietro”.

Per quanto riguarda la maggioranza: “Noi abbiamo fatto una scelta di responsabilità dando vita a questo governo. Non è mai stato un matrimonio d’amore. Ma davanti alle difficoltà del Paese abbiamo il dovere di superare le tensioni”. E sul Recovery Fund: “Dobbiamo porci degli obiettivi e portarli a termine. Smettere di parlarci addosso. Stanno arrivando 200 miliardi che sono un’àncora di salvezza per il Paese. Vorrei fare un invito alla consapevolezza di quello che i cittadini si aspettano dalla politica”.

Patto di stabilità: è messo in discussione, non sospeso

Il patto di stabilità è la cornice dei regolamenti europei che vanno a individuare la disciplina fiscale che ogni paese membro deve rispettare per tenere i conti in ordine. Qualora questo regime non venisse rispettato, scatterebbe la procedura per il disavanzo eccessivo. Tra le altre cose prevede un deficit al di sotto del 3% e un debito pubblico sotto al 60%. Il 23 marzo scorso la Commissione ha attivato la clausola di sospensione del Patto di Stabilità. La risoluzione sulla riforma del Mes firmata anche dal Movimento, effettivamente, prevede un cenno al patto di stabilità. Ma attenzione: il patto di stabilità non è stato già sospeso o eliminato. Semplicemente nel documento la maggioranza chiede al governo di attivarsi per sostenere una modifica del patto di stabilità. Più nello specifico: la maggioranza impegna il governo a “finalizzare l’accordo politico raggiunto all’Eurogruppo e all’ordine del giorno dell’Eurosummit sulla riforma del trattato del Mes” ma anche “a ribadire che questa riforma non può considerarsi conclusiva, vista la logica di pacchetto già ribadita dal Parlamento, proprio alla luce delle ultime scelte realizzate in seno alla Ue che descrivono una nuova stagione di necessarie modifiche”, nonché a “sostenere la profonda modifica del patto di stabilità e crescita prima della sua reintroduzione, e la realizzazione dell’Edis”.

Vito Crimi: patto di stabilità messo in discussione, nero su bianco

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A proposito di Mes e patto di stabilità, anche il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi avrebbe rivendicato i meriti del Movimento, usando gli stessi toni di Taverna ma con informazioni più dettagliate. Durante l’assemblea dei senatori M5S avrebbe affermato: “Voglio ricordare tre elementi contenuti nella risoluzione che meritano di essere sottolineati. Il primo è la modifica del patto si stabilità: è la prima volta che tutti insieme diciamo chiaramente di metterlo in discussione, che bisogna andare in Europa a dire che il patto va rivisto completamente, e stiamo parliamo di una delle battaglie primordiali del Movimento. Il secondo punto ottenuto è stato quello di dire unanimemente che il carattere intergovernativo del Mes va superato e ricollocato nell’UE. Infine, è stato ribadito che nel percorso verso la ratifica della riforma del Mes si farà una verifica dello stato di avanzamento dei lavori sulla logica di pacchetto e a ciò ora si aggiungono la riforma radicale del Mes e la modifica del patto di stabilità. Questa cosa ora è nero su bianco ed è sottoscritta da tutta la maggioranza”.

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A commentare le parole di Taverna è stato Stefano Fassina (LeU), che, ospite a Omnibus, ha sottolineato: “Ho tanta comprensione per il dibattito interno del Movimento 5 stelle. Ma nonostante le loro difficoltà, bisogna prestare attenzione: la risoluzione approvata ieri ha solo un dispositivo significativo: l’approvazione della revisione del Mes. Per il resto sono auspici assolutamente condivisibili. Capisco le esigenze del racconto mediatico ma la realtà è un’altra. Spero che il Movimento abbia la forza per ritrovare anche i riferimenti sociali con i quali si è impegnato in campagna elettorale, come la giustizia sociale e ambientale”.

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