Crisi di maggioranza? Il premier Conte inizia la verifica di governo

Il premier Conte, nel corso del Rome Investment Forum, ha lasciato intendere che oggi – lunedì 14 dicembre – inizierà la verifica di Governo.

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Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, in collegamento con il Rome Investment Forum. Credit: FeBAF YouTube

La task force per la gestione del Recovery Fund “in nessun caso sarà sovraordinata o sovrapposta ai doverosi passaggi istituzionali”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’incontro Rome Investment Forum, organizzato dalla FeBAF (Federazione Banche Assicurazioni e Finanza). Il premier ha fatto riferimento alla struttura che sta causando diversi litigi all’interno della maggioranza.

I litigi sul Recovery Fund

La proposta di Conte infatti ha incontrato le resistenze di Matteo Renzi, leader di Italia viva, che ha accusato il Governo di voler centralizzare il potere in mano a poche persone scelte. Eppure il numero uno di Palazzo Chigi ci ha tenuto a sottolineare che non sarebbe così. “Il governo è al lavoro per definire compiutamente la struttura per il monitoraggio e l’attuazione” del Recovery Plan, “che potrà avvalersi anche di un quadro normativo ad hoc. Molti dei progetti del piano avranno successo solo innescando sinergie tra pubblico e privato, ha spiegato il presidente del Consiglio durante il suo intervento.

La verifica di governo

Le discussioni sulla gestione del Recovery Fund hanno fatto tremare il Governo per settimane, con Renzi che continua a minacciare di scatenare una crisi di maggioranza. Per questo, stando a quanto si apprende dal Rome Investment Forum, inizierà oggi – lunedì 14 dicembre – la verifica di governo da parte del premier Conte. Ciò significa che il presidente del Consiglio dovrà incontrare privatamente tutti gli attori della maggioranza. La prima delegazione a incontrare il capo dell’esecutivo sarà quella del Movimento 5 stelle, alle 16:30. Nel pomeriggio invece, alle 19, sarà il turno del Partito democratico. Al momento, fanno sapere fonti di Italia viva, i renziani non hanno ricevuto alcuna convocazione da parte di Palazzo Chigi.

Il vertice con Conte

In attesa degli incontri in separata sede, durante la mattinata di lunedì 14 dicembre si è svolto il vertice tra il premier Conte e i ministri Francesco Boccia (degli Affari regionali), Luciana Lamorgese (degli Interni), Federico D’Incà (per i Rapporti con il Parlamento). All’incontro erano presenti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, i capidelegazione di maggioranza. A partecipare anche gli esperti del Comitato tecnico scientifico, per valutare un’ulteriore stretta sulle restrizioni anti Covid varate per il periodo natalizio.

L’intervento di Conte

Il responsabile del Governo, durante il suo intervento, ha sottolineato più volte l’importanza di lavorare in sinergia. Sia tra le istituzioni di uno stesso Paese, sia tra gli Stati membri dell’Unione europea. Segno che le discussioni intestine all’interno della maggioranza gli stanno causando non pochi problemi. “In questa nuova fase – ha iniziato il premier – il compito che ci attende è duplice e riguarda non soltanto l’Italia, ma l’intera Europa, più in generale l’intera comunità internazionale”.

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La sfida sanitaria

E ha continuato: “In primo luogo, nel presente, dobbiamo serrare i ranghi per vincere il nemico invisibile che è ancora fra noi ed è una battaglia questa che richiede un forte spirito di unità nelle nostre comunità, una leale collaborazione fra tutti i livelli istituzionali degli Stati, una solida cooperazione internazionale per aiutarci l’un l’altro ad abbattere la circolazione del virus e a pianificare un’efficace distribuzione dei vaccini l’anno prossimo, 2021″.

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La sfida economica

Il presidente del Consiglio ha infine concluso: “Oltre ad affrontare la sfida sanitaria, ci troviamo oggi a porre le premesse anche per una piena ripresa economica, dotando il motore della crescita di rinnovate energie. Senza dubbio il multilateralismo e la reciproca collaborazione fra Paesi sono precondizioni essenziali per avere successo, perché il virus non conosce confini ma attraversa barriere. È quindi essenziale continuare a promuovere gli scambi di conoscenza, di innovazioni mediche, di soluzioni organizzative tecniche che sono resi possibili sono attraverso il libero commercio”.

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