Gaetano Cuccurullo muore a 24 anni per il Covid: il messaggio di addio

Gaetano Cuccurullo è morto a 24 anni a causa di alcune complicanze del Coronavirus, la ragazza lo ricorda così.

Gaetano Cuccurullo muore a 24 anni per il Covid: il messaggio della ragazza – meteoweek

Una battaglia lunghissima, quella che sembrava una vittoria e poi il dolore di ripiombare nel baratro: Gaetano Cuccurullo è morto a 24 anni dopo aver contratto il Covid-19.  Il ragazzo di Melito, vicino Napoli, era riuscito a battere la malattia oncologica che lo aveva colpito ma purtroppo non ce l’ha fatta a resistere anche al virus che colpisce i polmoni. Le sue condizioni di salute erano apparse subito preoccupanti perché il suo corpo era stato indebolito dalla malattia, così in breve tempo sono arrivate le complicanze respiratorie del virus ed è morto.

La sua scomparsa lascia un enorme vuoto tra i familiari e i suoi amici, tra questi la fidanzata Tanya a voluto ricordarlo e salutarlo con una commovente lettera su Facebook. La ragazza ha fatto commuovere scrivendo: «Non ti scriverò nulla di diverso rispetto a ciò che già sai, che spesso ti ho ripetuto, anche se a modo mio. Sono quasi 4 anni che siamo insieme, anche se siamo stati amici per qualche anno in più. Povero! Quanto ti ho fatto aspettare…», «Mi sei sempre stato vicino, sempre presente, sempre sostenuta e sempre difesa. Quanti litigi abbiamo avuto, quante parole ci siamo detti, quante volte eravamo talmente incazzati da non sentirci neanche. Quanti rimproveri, quante risate, quante pizze, quante uscite».

Gaetano aveva appena sconfitto una patologia tumorale – meteoweek

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«Avevamo fatto una lista, dopo le chemio saremmo dovuti andare ad Amalfi, avremmo dovuto mangiare una pizza, saremmo dovuti andare insieme al concerto dei Modà che mi regalasti, ma soprattutto… Saresti dovuto essere presente alla mia laurea, al mio Natale, al nostro anniversario, al compleanno dei tuoi, dei miei. Avresti dovuto essere parte del mio futuro, della mia vita. Purtroppo così non è stato, e purtroppo non riesco a capacitarmene. Mi hai sempre rimproverato il fatto che fossi poco paziente. In questo mese soprattutto ho fatto la buona. Ti ho aspettato, sono stata male, ma ti avrei aspettato anni. E quanto vorrei poterti aspettare ancora, quanto vorrei tornare indietro, quanto vorrei averti conosciuto prima, quanto vorrei averti fatto vivere di più».

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La lettera si conclude come un pugno allo stomaco: «Mi senti ta’? Mi manchi un sacco. Aiutami ad andare avanti, che da sola, proprio non ci riesco. Ti amo , ti amerò sempre. Anche tra 90 anni. Sarai sempre e per sempre l’unico. La tua cara, paziente e cresciuta “piccolina”».

Tanya, originaria di Giugliano, ha affidato ai social una lettera che inevitabilmente ha generato commozione e cordoglio: tantissimi i messaggi arrivati per sostenerla. Una storia tragica che però ci ricorda quanto sia importante tenere la guardia alta anche durante questo periodo natalizio.

 

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