Da uno studio di Coldiretti emerge che i piccoli Comuni occupano il 54 per cento del territorio nazionale: il distanziamento è garantito.
Il distanziamento sociale per evitare la diffusione del coronavirus è garantito proprio in quei piccoli Comuni che il Governo voleva lasciare isolati. A rivelarlo è un’indagine di Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, e della Fondazione Divulga. I territori considerati piccoli Comuni, in Italia, sono quelli che ospitano meno di 5 mila abitanti. E nel Belpaese di frazioni simili ce ne sono 5.500, per un totale di circa 10 milioni di cittadini, e ricoprono il 54 per cento del territorio nazionale.
Il distanziamento nei piccoli Comuni
Proprio per questo motivo – pochi abitanti disseminati in un ampio spazio – le restrizioni anti Covid possono essere applicate con più facilità rispetto alle affollate e trafficate strade cittadine. I piccoli Comuni italiani, stando a quanto analizzato da Coldiretti, sono pari al 69 per cento del totale e gli affollamenti sono evitati grazie a un paesaggio segnato dalle produzioni agricole con ben il 92 per cento delle produzioni tipiche nazionali nasce proprio nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti.
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La deroga agli spostamenti
Al momento sembra che lo stop agli spostamenti tra Comuni, inizialmente vietati nei giorni del 25 e 26 dicembre e del primo gennaio, verrà derogato. Stando alle indiscrezioni emerse finora, il Governo potrebbe concedere la possibilità di muoversi agli abitanti dei Comuni sotto i 5 mila residenti. Ma gli spostamenti non dovranno essere di più di 30 chilometri. “Una deroga importante – sottolinea la Coldiretti – anche perché si tratta di realtà che spesso soffrono al contrario del rischio di spopolamento e di invecchiamento favorito anche dai ritardi infrastrutturali”. In questi territori, infatti, appena il 68 per cento dei cittadini dispone di connessione a banda larga. Contro il più dell’80 per cento delle metropoli.
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Superare il divieto agli spostamenti
Sulla base di questi risultati, superare il divieto agli spostamenti tra i Comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno sarebbe importante – come sostiene Coldiretti – anche per “salvare le fattorie e gli agriturismi italiani che sono principalmente situati in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi”. Il divieto è infatti “un vero paradosso se si considera che gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto”.