Si siede su una panchina al parco e si spoglia, bambini sotto shock: 40enne a processo

Un imprenditore romano si spoglia nel bel mezzo del parco all’Appio e viene rinviato a giudizio per atti osceni in luogo pubblico

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Nel bel mezzo di un parco pubblico un uomo si siede su una panchina. Poi si spoglia e, completamente nudo, si guarda attorno compiacendosi. Ora quell’uomo – un 40enne imprenditore romano assiduo consumatore di cocaina e con un precedente specifico – è stato rinviato a giudizio per atti osceni in luogo pubblico. Lo riporta il quotidiano Il Messaggero.

Shock al parco

Le indagini sull’Osceno del parco degli Acquedotti, come è stato ribattezzato, sono state condotte dal pm Maria Gabriella Fazi, la quale ha chiesto e ottenuto dal gip Andrea Taviano un secondo processo per l’uomo. I fatti risalgono al giugno del 2018, di sfondo il parco regionale dell’Appia Antica, spesso affollato di famiglie e bambini. Anche quel giorno di due anni fa, proprio come segnalato ai carabinieri da una passante che ha assistito allo spogliarello e ha fotografato l’uomo.

La presenza di famiglie e di minori, come sottolinea il quotidiano romano, non è un fatto di poco conto. Perché con la depenalizzazione della norma sugli atti osceni in luogo pubblico, affinché si configuri un reato penale al posto della semplice violazione amministrativa, è necessario provare che “l’esibizione” sia avvenuta nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori.

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Il parco dell’Appia Antica a Roma

Il precedente

Come detto, sul passato del 40enne pesa anche un precedente molto simile, per il quale è stato di recente condannato a cinque mesi di reclusione in primo grado. Il suo legale, l’avvocato Piergiorgio Micalizzi, proverà a ribaltare la sentenza in Appello. Il difensore sostiene infatti che in quel caso si fosse spogliato sul proprio terrazzo di casa e che nei paraggi non vi fossero dei minorenni. “Il mio assistito non è un violento, ma un professionista che ha avuto e affrontato problemi di altro genere”, ha detto l’avvocato al Messaggero.

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Secondo l’accusa, invece, l’imprenditore si sarebbe denudato sul terrazzo del suo appartamento a Centocelle mentre fissava due ragazze intente a mangiare un gelato nel bar sotto casa. Il tutto documentato da alcune fotografie scattate dai passanti e poi confluite nel fascicolo d’indagine. Anche quell’episodio era avvenuto in un caldo pomeriggio d’estate.

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“Rientri in casa, si rivesta”, avevano gridato alcuni passanti. “Impiccioni”, aveva replicato l’uomo. Dopo la segnalazione, i carabinieri erano quindi entrati nell’appartamento per convincerlo a ricomporsi, trovando la porta spalancata. Poi la sorpresa: all’interno dell’appartamento, al lavoro, un operaio di Mondo Convenienza intento a montare una cucina.

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