Deborah e la malattia curabile solo negli Usa: “Senza un volo di Stato morirò”

L’appello di Deborah Iori, 44 anni, residente nel Varesotto. L’Associazione “Luca Coscioni”: “Chiediamo al governo di garantire subito un volo sanitario”

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Deborah Iori, 44 anni

Mitocondriopatia, deficit congenito di zinco, altri difetti di metabolismo e del trasporto dei metalli, encefalopatia mitocondrialemiopia. E’ la terribile e rara malattia di cui è affetta Deborah Iori, 44 anni, curabile solo all’Enviromental Health Center di Dallas. Per questo motivo, ogni anno, la 44enne residente a Sangiano (Varese) deve recarsi negli Stati Uniti per ricevere le cure salvavita di cui ha bisogno. Come lo scorso marzo, in piena pandemia, quando ha usufruito di un volo speciale dell’Aeronautica Militare.

“Senza un volo entro il 21 gennaio morirò”

Il prossimo 21 gennaio Deborah deve tornare a Dallas per la visita annuale e per la terapia, ma dice di non aver ancora ricevuto risposta alla richiesta inviata alle autorità sanitarie per avvertirle della necessità di un volo senza scali e con particolari caratteristiche. “Senza questo viaggio morirò”, racconta la 44enne al Corriere della Sera.

“Ho scritto ad Ats Insubria il 27 novembre allegando la documentazione medica del Dipartimento di Immunologia del Policlinico di Milano, centro di riferimento per questa malattia, dove specificavo la necessità del volo, unico modo per raggiungere Dallas e che può salvarmi la vita. Ma nessuno mi ha mai risposto. Quindi è seguita una seconda pec inviata per conoscenza anche ai vertici della sanità lombarda: ho avuto solo l’aiuto generoso del prefetto, ma non so quale sia a questo punto l’ufficio competente a dare disposizioni per un caso come il mio”, spiega Deborah.

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Interviene l’Associazione “Luca Coscioni”

Nessuna tra le più importanti compagnie aeree di voli commerciali può, infatti, garantire il rispetto delle condizioni richieste dalla sua situazione medica. Mancano ad esempio le condizioni per una corretta refrigerazione di farmaci per diverse ore e la possibilità di trasportare alcune terapie specifiche. E servono anche l’ossigenoterapia e un’alimentazione speciale, oltre all’assistenza sanitaria in caso di emergenza. Per non parlare dell’alto rischio di contagio da Coronavirus.

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Intanto la 44enne, tramite l’Associazione “Luca Coscioni”, ha inviato una lettera-appello al presidente del Consiglio e ai ministri di Esteri, Difesa e Sanità. “Mi rivolgo a Voi per ottenere un volo per motivi sanitari necessario per la mia vita. Senza il mio viaggio annuale negli Usa, vado incontro a morte certa”, ha scritto.

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“Stiamo vivendo tempi particolari, delicatissimi per le vite di noi tutti, giorni nei quali ci si batte per salvare vite, qui non dobbiamo cercare un nuovo vaccino: la signora Deborah Iori ha diritto a un volo sanitario di Stato perché è indispensabile per salvare la sua vita e farle avere la cure necessarie a cui da tempo si sottopone grazie all’intervento del nostro Paese che oggi gli viene negato e chiediamo al governo di garantire subito un volo sanitario”, dichiarano Filomena Gallo e Massimo Clara, rispettivamente segretario dell’associazione e legale del Comitato dei Giuristi per le libertà.

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