Auto, corsa all’ecobonus per basse emissioni: già esaurito un terzo dei fondi

Corsa all’ecobonus auto, già esaurito un terzo dei fondi messi a disposizione per basse emissioni dal Governo. Gli incentivi più richiesti sono quelli relativi ai mezzi a benzina e ai diesel “puliti”.

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ecobonus auto – meteoweek.com

Stanno andando a ruba gli incentivi dell’ecobonus dedicati alle auto a basse emissioni. Secondo quanto si apprende dall’ANSA, a due settimane dall’avvio delle prenotazioni da parte dei concessionari (che ricordiamo sono scattate lo scorso 18 gennaio 2020) parte dei fondi messi a disposizione della legge di bilancio è già esaurita. Ad essere presi d’assalto dai cittadini sono i bonus riferiti alle vetture a benzina e ai diesel puliti, esauriti per quasi un terzo.

Dei 250 milioni stanziati dal Governo, dunque, ne rimangono ora circa 170. Ad essere meno gettonati, si segnala, sono gli incentivi dedicati alle auto elettriche e ibride: dei 120 milioni stanziati per questa fascia di automotive, infatti, i dati del portale Ecobonus del ministero dello Sviluppo economico riportano che ne sono stati prenotati meno di 10 milioni. Nel frattempo, le associazioni di settore stanno avanzando all’esecutivo la richiesta di ulteriori stanziamenti a favore del settore, che sta ancora soffrendo i drammatici effetti della pandemia.

Gli incentivi già prenotati

Nello specifico, per le auto con emissioni tra 61 e 135 grammi di CO2 al km (comprensive quindi di alimentazione a benzina o diesel di ultima generazione) sono stati prenotati circa 75 milioni. Sempre secondo quanto viene riportato dal portale Ecobonus del ministero dello Sviluppo economico, per le auto elettriche o ibride, tra 0 e 60 g/km, sono stati invece prenotati poco più di 8 milioni di euro. Del resto, l’esigua diffusione delle ricariche e i costi  più alti delle vetture a zero emissioni rappresentano ancora un ostacolo all’acquisto da parte dei cittadini, soprattutto in un periodo come questo. Ad ogni modo, per le auto elettriche pure si può ancora ricorrere anche al primo ecobonus, rimasto con fondi residui per oltre 260 milioni.

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Per quanto riguarda le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km, i contributi concessi sono stati rifinanziati nell’ultima legge di bilancio con 120 milioni di euro per tutto il 2021. Per la categoria da 0-20 g/km, gli incentivi ammontano  a 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione; per quella 21-60 g/km, invece, si parla di bonus di 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione.
Ad entrambe queste fasce, ad ogni modo, possono sommarsi ulteriori 2.000 euro con rottamazione e 1.000 senza rottamazione fino al 31 dicembre 2021, con uno sconto da parte del venditore che verrà valutato in base all’eventuale rottamazione.

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Come osservato da Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “il forte interesse per l’ecobonus richiama immediatamente l’attenzione sull’esiguità degli stanziamenti previsti ed è lecito prevedere che le risorse pubbliche disponibili per l’acquisto di auto con alimentazione tradizionale, di gran lunga le più richieste, si esauriranno molto prima del 30 giugno”.  “Si pone quindi il problema – conclude poi Quagliano – di stanziare nuovi fondi per proseguire con la campagna di rottamazione anche nel secondo semestre 2021”.

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