Crisi di governo: oggi Movimento 5 Stelle e Lega. I grillini vertice con Conte e Grillo

Ultimo giorno di consultazioni di Mario Draghi, oggi è il turno di Lega e Movimento 5 Stelle. I grillini si incontreranno per un pre-vertice a cui parteciperà anche Giuseppe Conte. 

arriva grillo
BEPPE GRILLO

Continuano le consultazioni di Draghi con i partiti. Oggi tocca alla Lega di Salvini che da una posizione apparentemente irremovibile sulla chiamata alle urne, ha piano piano concesso un’occasione a Draghi. La Lega è intenzionata ad ascoltare le intenzioni dell'”uomo dall’alto profilo” a patto che vi siano ministri leghisti nell’esecutivo che andrà a formare. L’ultimo partito che incontrerà il futuro presidente del Consiglio è il Movimento 5 Stelle. I grillini si presenteranno al tavolo con il fondatore Beppe Grillo, in qualità di “garante”.

Le varie anime del Movimento in contrasto tra loro proveranno a ritrovare la pace in un vertice interno prima di andare a Montecitorio. A questo incontro parteciperà anche il premier uscente Giuseppe Conte, dopo aver espresso la sua completa ed eterna fiducia e sostegno dei pentastellati. L’intenzione è di trovare una linea comune da riferire a Draghi e sperano che Conte con le sue doti da paciere possa fare da collante con le due correnti interne del Movimento.

Continuano gli interventi sui social di Di Battista che fa sapere di non aver cambiato idea. Per il grillino l’Apostolo, come definisce Draghi, ha preso delle scelte non perdonabili in passato da Direttore generale del Tesoro e da Governatore di Banca d’Italia. Inoltre, Di Battista non approva un governo “accozzaglia” da Leu alla Lega, incapace di accettare un “assembramento parlamentare“. E punto fondamentale del suo post è l’impossibilità di appoggiare un governo sostenuto anche da Forza Italia: “io non sosterrò mai un governo sostenuto da Forza Italia“. Sappiamo bene come i “mai” del Movimento 5 Stelle siano poco affidabili, staremo a vedere se Conte riuscirà a convertire tutti i grillini ad un sì al governo Draghi, ovvero tenendo fede alla linea di Grillo. L’ex comico ha telefonato Draghi ieri e oggi insieme a Conte proverà a far ragionare tutti i grillini dispersi.

Ultimo giro di consultazioni: dopo il sì di Forza Italia e il no di FdI, tocca alla Lega

Il presidente incaricato probabilmente non finirà oggi le sue consultazioni che proseguiranno da martedì, dopo l’incontro con le parti sociali. Al momento ogni partito ha espresso le sue condizioni ma la maggior parte conferma il suo appoggio a Draghi. Ieri Forza Italia, guidato da Antonio Tajani per indisposizione di Berlusconi, ha sottolineato la volontà di un “governo dei migliori” sostenendo Draghi. La fiducia di Forza Italia era quasi scontata dal momento che Silvio Berlusconi ha sempre considerato l’ex presidente della Bce un uomo competente, sin da quando ha spinto per la sua carriera in Europa.

Inoltre, lo stesso Tajani ha fatto sapere più volte della necessità di instaurare un governo capace costituito da persone migliori, e Mario Draghi è considerato l’uomo migliore per condurre il paese in questa crisi. Una nota positiva anche dal partito di Matteo Renzi, Italia Viva conferma il suo appoggio a Draghi senza condizioni, a prescindere da chi andrà a formare il governo e se vi saranno scelti o meno renziani come ministri.

Anche il Pd non si smentisce con il suo appoggio al governo Draghi, nonostante i dem abbiano fatto sapere che avrebbero qualche difficoltà se entrasse nella coalizione di governo anche la Lega. Lo stesso veto viene da parte di Leu, liberi e uguali, che non potranno appoggiare Draghi se nel governo ci sarà la destra sovranista. Nicola Zingaretti, il segretario del Pd, ha sottolineato quanto sia stato fondamentale l’apporto del governo uscente nel limitare i danni antieuropeisti. Dall’altra parte, invece, Salvini si è mostrato disposto a dare il suo voto ad un governo misto composto da tutte le forze politiche. Ma questa prospettiva sembra non essere fattibile.  L’unico “no” netto è arrivato ieri da parte di Giorgia Meloni che ha chiuso le porte all’ex presidente della Bce. Si spacca, così, anche il centrodestra.

Salvini sul governo Draghi: “mi piacerebbero che ci fossero tutti i partiti”

oggi grillini e lega

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Anche gli italiani sono favorevoli ad un governo Draghi: il 60% degli italiani lo sostiene. Anche gli elettorati sono positivi, l’80% di chi vota Pd appoggia Draghi così come il 51% di chi vota Lega e il 78% di chi vota Forza Italia. Numeri abbastanza coerenti tranne per il 60% di voto favorevole da parte di chi vota Fratelli d’Italia che ha appena dato un no alla formazione di questo governo.

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Si aspetta cosa deciderà Matteo Salvini, a colloquio con Mario Draghi. Intanto ieri su Twitter ha scritto “Per noi il bene dell’Italia viene prima di qualsiasi interesse di partito“. Questo mostra la volontà di sostenere il governo Draghi nonostante vi possano essere forze in contrasto con i suoi valori. Anzi, il leader del Carroccio apre ad una coalizione ampia confessando “mi piacerebbero ci fossero tutti” nel governo di Draghi. La sua volontà è che tutti i partiti devono dare una mano prendendosi oneri e onori per il bene del paese.

 

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