Risorse dimezzate, il cashback verso la chiusura a fine anno

Cashback, la misura verso la chiusura anticipata di sei mesi. Rinvio e modifiche in vista anche al super-premio finale. PagoPa alla caccia dei “furbetti” che frazionano i micro-pagamenti per avere il bonus

Risorse dimezzate, il cashback verso la chiusura a fine anno

La nuova versione del Recovery Plan, come riporta Il Messaggero, prevede un dimezzamento delle risorse stanziate per finanziare il cashback. Da cinque a due miliardi e mezzo. Così, di fatto, la misura rischia lo stop già nel 2022. I calcoli dei tecnici del Mef si basano sui conti costi per l’anno in corso, dove basterebbero circa due miliardi di euro per i rimborsi ordinari fino a 150 euro ogni utente al mese. Più altri 300 milioni per il Supercashback destinato a chi paga di più con app e carte di credito.

Le modifiche al cashback

La fetta più grande del risparmio sarebbe dovuta alla fine anticipata della misura. L’attuale scadenza del cashback è infatti prevista per giugno 2022, ma è possibile che venga anticipata di sei mesi se non dovesse esserci la volontà politica di mantenerlo. A cui si aggiunge anche la bocciatura incassata dall’Europa e dalla Bce, che hanno espresso perplessità sulla sua efficacia.

Finora i rimborsi hanno riguardato meno di otto milioni di utenti e le stime sui partecipanti dicono che la cifra arriverà al massimo a dieci milioni di italiani. Il rimborso medio per semestre non dovrebbe invece superare i 100 euro. Dubbi pure sul Supercashback da 1.500 euro per i primi 100mila che effettuano più pagamenti digitali in sei mesi. C’è poi il problema dei “furbetti” che frazionano i pagamenti per raggiungere il premio. Come annunciato dal ministero di via XX Settembre, la società PagoPa sta già analizzando le transazioni alla ricerca di quelle anomale.

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Risorse dimezzate, il cashback verso la chiusura a fine anno

Supercashback rinviato a dicembre?

Per ovviare a questo problema, però, è allo studio anche una modifica del Supercashback. L’ipotesi è quella di introdurre un limite giornaliero ai micro-pagamenti da un euro nello stesso negozio. Il nuovo super-premio potrebbe quindi essere rinviato a dicembre con un bonus unico da 3mila euro ai 100mila vincitori valido per entrambi i semestri.

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Il governo Draghi, riferisce ancora Il Messaggero, sarebbe intenzionato a indirizzare i soldi risparmiati verso altri settori, come corsi di formazione sui pagamenti digitali destinati al personale delle amministrazioni pubbliche locali.

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