Il progetto di Zingaretti va avanti. Letta prosegue sulla linea dell’ex segretario Pd

Anche Nicola Zingaretti si è espresso positivamente riguardo all’incontro tra il neo segretario Enrico Letta e Giuseppe Conte. Questo incontro ha sancito il proseguimento del progetto politico di Zingaretti e del Pd. 

progetto di Zingaretti
Nicola Zingaretti ed Enrico Letta

Criticato e sfiancato da molti interni al Pd, Zingaretti ha deciso di dimettersi e lasciare il timone a Letta. Molti avevano sperato in un cambio di rotta, tanto che lo stesso Renzi era pronto al dialogo e aveva aperto una porta. Ma sembra proprio che l’ex premier sia intenzionato e proseguire la stessa linea politica che stava portando avanti Zingaretti. L’ex segretario del Pd, infatti, è molto soddisfatto dal progetto comune che ha deciso di seguire Letta. “Io sono molto contento dell’incontro di ieri perchè prosegue un grande progetto: un grande Pd in una grande alleanza. Era ed è il progetto per cui ho lottato. Se si sviluppa come si stava sviluppando bene anche grazie all’impegno di Enrico, sono molto contento.

Si dice contento e soddisfatto Zingaretti in riferimento all’incontro tra Letta e Conte. La priorità dell’ex segretario era la coalizione con il Movimento 5 Stelle e vedere Letta e Conte andare d’accoro e lavorare sullo stesso progetto, per lui è una vittoria. I due traditi da Matteo Renzi si sono trovati subito in sintonia tanto da voler intraprendere “affascinanti avventure insieme”.

Nulla cambia al Nazareno, dunque, e la parte riformista che sperava in un cambio di rotta da parte di Letta non sono stati accontentati. Il Pd prosegue su questa linea. Altre amarezze e perplessità si vanno ad aggiungere alla decisione del segretario Letta di sostituire i due capigruppo alle camere. Delrio e Marcucci erano due dem corrente riformista renziana e nonostante i risentimenti sulle modalità scelte dal segretario, hanno lasciato il posto a due colleghe. Per Letta era una questione di immagine e garantire la parità di genere partiva dalle cariche istituzionali. “E’ irricevibile in Europa l’immagine di un partito che al suo vertice ha solo uomini” ha sentenziato Letta. Così i due ex capigruppo hanno indicato le loro successori, Debora Serrachiani alla Camera e Simona Malpezzi al Senato. Le due però garantiscono la continuità con Delrio e Marcucci, provenendo da una corrente riformista ed ex renziane anche loro.

L’incontro tra Letta e Conte sancisce la continuità del progetto di Zingaretti

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Il problema rimane lo stallo con Casaleggio e la piattaforma Rousseau e per il momento Conte non rappresenta, ufficialmente, ancora nessuno né ricopre alcun ruolo nel Movimento 5 Stelle. Per il momento i cantieri e le avventure che ha in mente di fare con Letta sono solo idee ma non può esservi nessun progetto concreto. Probabilmente questo incontro ha voluto rappresentare una mossa politica per frenare l’emorragia di consensi del Pd. L’incontro tra Letta e Conte ha prodotto i suoi effetti sui sondaggi a beneficio del Pd.

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Per molti l’unica via di salvezza e di contrasto al centrodestra è la coalizione di Pd e M5S così da non disperdere i voti. Nonostante l’ex segretario Zingaretti fosse stato accusato di sottomettersi al Movimento, quasi tutti la pensano in questo modo perché concretamente da soli i due partiti non riuscirebbero a contrastare il centrodestra unito in una coalizione forte. Probabilmente Zingaretti ci aveva visto lungo e ora è contento che Letta abbia deciso di proseguire il suo progetto, unica via percorribile.

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