Uomo di 70 anni positivo al Covid attende 5 ore in ambulanza, la denuncia di un medico

In Puglia un uomo di 70 anni ha atteso 5 ore in ambulanza prima di  essere ammesso, la denuncia di un operatore sanitario.

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ambulanza – Meteoweek.com

L’emergenza scaturita dal Covid-19 ha travolto la sanità italiana mettendo in risalto i tanti sprechi e problemi. E’ di alcune ore fa il messaggio di un medico, Francesco Papappicco, che ha denunciato il caso di un assistito, un settantenne positivo al Covid-19, che ha dovuto attendere 5 ore in ambulanza prima di essere ricoverato, perché non c’erano posti letto.

“Per chi ancora finge di non sapere”

Il medico del 118 dell’Asl di Bari, Papappicco, ha documentato tutta l’odissea di questo anziano paziente che aveva avuto una sincope ed era in stato confusionale. Il titolo del suo post è: “per chi ancora finge di non sapere” e racconta come alle 21.48 il paziente sia arrivato in ambulanza presso l’ospedale della Murgia Perinei, in provincia di Bari, in codice arancione. L’uomo era in stato soporoso con ipotensione e valori in calo. Dopo aver fatto il tampone, risultato positivo, il paziente ha dovuto attendere ancora a luogo, al freddo, mentre le bombole di ossigeno erano in esaurimento. Alle 2 di notte il personale e il 70enne erano ancora in attesa, mentre il medico ha sottolineato che il territorio era rimasto scoperto.

biglietto
biglietto – Meteoweek.com

Gli altri casi in Italia

Questo, naturalmente, non è il primo caso da inizio pandemia in cui si è verificata una scarsità di posti letto in ospedale o un’attesa spropositata per l’ammissione.  A Roma, nel novembre dell’anno scorso, succedeva che le ambulanze rimanessero ferme, fuori dagli ospedali, in attesa, per ore, a volte addirittura 24. Sempre nello stesso mese, a Sulmona, in Abruzzo, l’80enne Attilio Caranfa, positivo al Covid, ha trascorso tutto un pomeriggio in ambulanza, per poi spegnersi in una stanza dell’ex ospedale di Sulmona. E ancora a Bari, in Gennaio, una 83enne con trauma cranico ha atteso 6 ore in ambulanza. Episodi del genere si stanno verificando un po’ ovunque, purtroppo.

La situazione della Sanità italiana

Questi problemi, acuiti dalla pandemia in corso, sono stati generati dal definanziamento della Sanità e dal conflitto Stato – Regioni. Negli ultimi 10 anni sono stati tagliati alla Sanità oltre 37 miliardi di Euro, in Lombardia, per esempio, si è deciso di favorire la sanità privata depauperando quella pubblica. E nel Sud Italia le cose non vanno meglio, secondo un ultimo, recente rapporto di Svimez, Calabria e Campania solo le regioni che spendono di meno e quelle che hanno performance peggiori.

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Per quanto riguarda la Puglia, teatro della vicenda del 70enne, è di recente inaugurazione, con due mesi di ritardo, una struttura allestita negli spazi della Fiera del Levante disposta per la cura dei pazienti colpiti da Covid-19. Questo ospedale è costato il doppio del previsto, passando da 8,5 milioni a 17,7 milioni. Inoltre su 152 posti letto al momento nel sono occupati 70, perché il personale non è sufficiente. Questo in un momento in cui la pressione sugli ospedali pugliesi è altissima. Purtroppo, il quadro complessivo che emerge è molto scoraggiante, ormai si è superata la soglia dei 100 mila morti e mentre lo smantellamento della medicina territoriale non si è rivelato una mossa vincente in un momento di emergenza, a cavarsela meglio sono state Regioni come il Veneto in cui la rete territoriale era ben organizzata. Si spera comunque che gli errori commessi servano a migliorare la situazione attuale della nostra Sanità.

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