Giorgietti e Salvini, scontro tra leader nella Lega

Lega: Giorgetti contro Salvini. Le polemiche con Draghi non fanno bene alla Lega “di governo”.

L’ingresso della Lega nel Governo Draghi sta procurando più grane a Salvini che vantaggi. La lotta per la leadership non è apertamente contesa ma il rapporto tra Giancarlo Giorgietti, ora ministro per lo Sviluppo economico e vice-segretario del partito, e il capo ufficiale della Lega è molto teso a causa dei continui attacchi di Salvini alla maggioranza.

Salvini è in perenne campagna elettorale, l’alleanza con Giorgia Meloni non è in discussione nonostante l’assenza di Fratelli d’Italia dalla grande coalizione che regge il governo, e attacca continuamente Pd, M5S e Leu senza tregua. Mario Draghi in persona ha più volte lanciato frecciate al “capitano” per le sue polemiche sulle riaperture, nonostante i numeri sulla pandemia non consentano attualmente di pensare a un aprile da “zona bianca” come Salvini vorrebbe. L’unico risultato ottenuto da Matteo finora è stato un ulteriore calo di consensi.

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“La nostra lealtà al presidente Draghi ci impone di lavorare insieme per risolvere i problemi ma anche di avere il coraggio di sottolineare e correggere quello che non va”, ha twittato il 31 marzo Salvini. Un passo indietro rispetto alle critiche sulla scelta del Governo di mantenere la zona arancione e rossa in Italia per tutto il mese. Giorgietti sta diventando insofferente alla pesante figura del segretario e una parte della Lega non si riconosce più in Salvini già da quanto decise di sabotare il Governo gialloverde, portando la Lega all’opposizione con il governatore del Veneto Luca Zaia prontissimo a subentrare.

Un altro punto di tensione tra il segretario e Giorgietti sarebbero le alleanze internazionali in Europa, con Salvini che giorni fa ha incontrato i presidenti sovranisti di Ungheria e Polonia, Viktor Orbán e Mateusz Morawiecki, noti antieuropeisti, mentre Giorgietti spinge per vedere la Lega nel PPE. L’ingresso nel Partito Popolare Europe è una mossa azzardata che rischia di rinnegare l’identità del partito ma per il ministro sarebbe un passaggio necessario per migliorare i rapporti con gli altri leader europei e porre la Lega in una posizione di principale dialogante del Centrodestra per l’Italia.

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Un altro problema tra Salvini e Giorgietti e verte nel mantenere uno scomodo rapporto con il presidente russo Vladimir Putin e il segretario. La vicenda Vincenzo Trani, che ancora brucia, e l’insistenza di Matteo nel voler distribuire in Italia il vaccino Sputnik V, che non piace assolutamente all’Ema e all’Ue, sono punti su cui sembra impossibile trovare un accordo interno.

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