Letta e Renzi, nuovo incontro 5 anni dopo #enricostaisereno. Divergenze e punti di incontro

Letta incontra anche Renzi: dopo #Enricostaisereno si erano persi di vista. Convergenze su Draghi, ma sul M5S niente da fare. Per Renzi è un fatto personale.

Si reincontrarono cinque anni dopo. Prima o poi doveva accadere che Enrico Letta, da poco eletto segretario del Partito democratico, e Matteo Renzi, capo di Italia Viva, si vedessero in un incontro ufficiale. L’evento è stato rimandato per un mese ma era inevitabile, il faccia a faccia è durato quasi un’ora e ufficialmente si è svolto sui temi della campagna vaccinale del governo e alle azioni di sostegno economiche. Se su questi punti e sul sostegno al premier Mario Draghi non ci sono discussioni, ma i due devono trovare la quadra sulle questioni che riguardano le prospettive future dei rispettivi partiti e la problematica alleanza tra Pd e IV, in particolare nel rapporto con Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle, rapporto che Letta coltiva instancabilmente e che considera essenziale per costruire un’alternativa vincente al Centrodestra.

Sul piatto quindi ci sono le prossime amministrative. Complicatissima la quadra su Roma, dove il Pd sembra pronto a sostenere il candidato che uscirà dalle primarie (quasi sicuramente l’ex-ministro Roberto Gualtieri) mentre Italia Viva sta cercando di ricucire con Carlo Calenda. Inoltre ci sono le votazioni nei comuni di Torino, Napoli, Milano, Salerno e Trieste, prossimamente anche Palermo e le regioni Calabria e Sicilia. A Bologna i giochi sembrano fatti per Matteo Lepore del Pd ma Renzi ha “osato” chiedere di sostenere Isabella Conti, sindaca renziana di San Lazzaro.

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Il punto più burrascoso è all’alleanza con il M5S. I pentastellati hanno lavorato per anni per distruggere l’immagine del senatore di Scandicci e lui, si sa, è uomo capace di serbare rancore a lungo. Inoltre i rapporti con Giuseppe Conte sono dei peggiori, se Letta fosse capace di cucire anche questa alleanza sarebbe un miracolo. “Il mio posizionamento da qui al 2023 sia né con Salvini né con Meloni a destra, ma nemmeno con grillini e populisti a sinistra – ha detto Renzi dopo l’incontro -. Letta cerca un’alleanza strategica con M5s e Conte, vedremo chi avrà ragione“.

Inoltre Renzi deve contenere la fuga da Italia Viva. Molti sostenitori e iscritti al partito stanno tornando alla “casa madre Pd”, proprio in queste ore ben 11 esponenti calabresi tra sindaci e consiglieri hanno lasciato e Matteo ha chiesto a Letta di frenare la sua campagna acquisti.

Il passaggio della Campanella tra Letta e Renzi nel 2014

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MATTEO STAI SERENO

Incontro ufficiale tra i due ben cinque anni dopo, si diceva. L’ultima volta è accaduto al passaggio della Campanella, cerimoniale in cui idealmente il Presidente del Consiglio cede la carica al suo successore. Era il 22 febbraio del 2014, Renzi era da poco diventato segretario del partito e da un mese si discuteva della possibilità che Matteo scalzasse Enrico dalla poltrona di premier. Le voci erano molto insistenti, ma Renzi tranquillizzò tutti con un tweet passato alla storia: “Diamo un hashtag: #enricostaisereno. Vai avanti, fai le cose che devi fare. Io mi fido di Letta, è lui che non si fida. Non sto facendo manfrine per togliergli il posto“. Sappiamo tutti come andò a finire. Oggi il leader di Italia Viva risponde così a chi gli ricorda quella storia: “Su quella vicenda ognuno ha la sua opinione, io ho la mia. Letta mi ha detto ‘Stai sereno’? Possono dire di tutto su di me ma più sereno di così, sono molto rilassato e contento per il governo Draghi“.

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