Mario Draghi voleva uniformità tra le Regioni, ma a Ischia, Capri e Procida De Luca vaccina tutti

Ad Ischia, Capri e Procida, le tre isole principali dell’arcipelago campano, è iniziata la campagna di vaccinazione di massa. Possono prenotarsi per ricevere il vaccino tutti, a prescindere dall’età. Obiettivo è salvare il turismo, ma gli anziani restano indietro. 

Dovrà fare dei passi indietro, Mario Draghi, che si augurava una linea comune sui vaccini. Le speranze di un’azione uniforme, coordinata, omogenea su tutto il territorio nazionale deve ora fare i conti con un nome: Vincenzo De Luca. Non è bastata la scorsa strigliata ai governatori, colpevoli di aver agito sui vaccini per conto loro senza tenere conto del resto; il governatore campano non ha intenzione di seguire l’Italia e decide, spedito, di andare per conto suo. Del resto, l’aveva già fatto quando aveva deciso di vaccinarsi, senza rispettare il suo turno e dando spettacolo, al contrario di Sergio Mattarella o dello stesso Draghi che, invece, hanno fatto la fila e , come due comuni mortali, hanno ricevuto il vaccino quando dovevano e non quando avrebbero voluto.

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Infatti, mentre l’Italia procede per categorie o per età, a Capri tutti i residenti dell’isola maggiori di 16 anni possono prenotarsi per il vaccino. A partire dalle ore 14 dello scorso sabato, tutti i cittadini di Capri e Anacapri hanno potuto aderire volontariamente alla campagna vaccinale tramite piattaforma regionale. La campagna vaccinale, nei giorni scorsi, era stata annunciata proprio dal presidente della Regione Campania e ha come obiettivo, in questo caso, raggiungere nell’isola la più alta percentuale possibile di immunizzazione contro il Covid-19. Il piano per la somministrazione del vaccino sarà realizzato dalla Asl Napoli 1 Centro, competente sul territorio dell’isola di Capri, in sinergia con le Amministrazioni comunali di Capri e Anacapri.

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Salvare il turismo 

La strategia campana è chiara. L’obiettivo è salvare il turismo in vista della prossima estate. “Intendiamo immunizzare le isole, Ischia, Capri e Procida, nomi di valore mondiale da proporre sul mercato mondiale prima di farci rubare turisti dalla Grecia o dalla Spagna”, ha detto De Luca. E infatti, come Capri, hanno fatto Ischia e Procida, isole principali dell’arcipelago campano. Parallelamente, Capri ha dato vita al progetto “Safe Hospitality”, ovvero ospitalità sicura: prevede il coordinamento con l’Asl di competenza per gestire l’iter sanitario in un’apposita struttura dell’isola in caso di positività da Covid di un turista. Alla conferma della positività, l’ospite dell’albergo verrà assistito e trasportato in ospedale con i mezzi previsti secondo le procedure.

La somministrazione a tutta la popolazione è possibile grazie a un accordo speciale con la Regione Campania, che garantirà le dosi per tutti senza dover seguire i criteri delle fasce d’età, come previsto dal piano vaccinale nazionale. La via campana è stata accolta con favore dagli abitanti, dagli amministratori e dagli albergatori delle isole ma ha sollevato dubbi da parte dei sindaci di altre località turistiche, che lamentano un trattamento di favore nei confronti di Ischia, Capri e Procida. Protestano anche i sindacati dei pensionati : infatti vaccini per tutti vuol dire vaccini in meno per quegli anziani che, forse, ne hanno più bisogno.

Chi sceglie le priorità? 

Duro Paolo Mancuso, presidente del PD di Napoli, partito a cui è iscritto anche il presidente Vincenzo De Luca. “Vengono prima gli ottantenni e i fragili, poi i sedicenni. Viene prima la salute e poi l’economia. Su certi principi non si può derogare”, ha detto Mancuso al Corriere del Mezzogiorno. Scettico anche Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, che ha ricordato che nei prossimi mesi il vero problema per il turismo saranno i trasporti. Secondo il sindaco di Caserta Carlo Marino, l’accelerazione del piano vaccinale però deve riguardare tutte le aree a vocazione turistica. I sindacati dei pensionati sostengono invece che l’anticipo della vaccinazione nelle isole dell’arcipelago campano sia una discriminazione.

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