Ex presidente Lula: “Mi scuso con il compagno Napolitano per il caso Battisti”

L’ex presidente brasiliano Lula: “Mi scuso con il compagno Giorgio Napolitano per il caso Battisti e con il popolo italiano”. Un grave errore la mancata estradizione dell’ex terrorista: “Credevo non fosse colpevole”. 

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caso Cesare Battisti, Lula chiede scusa a Giorgio Napolitano – meteoweek.com

Intervistato in diretta a Tg2 post, l’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha chiesto scusa “al compagno Giorgio Napolitano” e al popolo italiano per non aver estradato l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo Cesare Battisti, ritornato in Italia sotto la presidenza di Jair Bolsonaro. In un discorso che ricalca quello già fatto ormai quasi un anno fa, l’ex presidente ha ammesso e preso atto dell’errore. “Credevo che non fosse colpevole, ma dopo la sua confessione posso solo scusarmi. Mi sono sbagliato“, ha infatti spiegato durante il suo intervento.

E ha poi sottolineato: “Ho moltissimi amici nella politica italiana, nei sindacati, nella chiesa. Sono amico del presidente Enrico Letta, conosco Prodi. Ho preso la decisione di tenere Battisti in Brasile sulla base di un orientamento che ho avuto dal ministero della Giustizia. Pensavo fosse la decisione corretta”.

“Chiediamo scusa alle famiglie delle vittime”

Era lo scorso agosto, quando Luiz Inacio Lula da Silva, ex presidente brasiliano, aveva ammesso per la prima volta di aver commesso un errore a concedere asilo a Cesare Battisti. Anche in quell’occasione si era scusato con gli italiani e con le famiglie delle vittime, morte per mano del terrorista estradato in Italia a gennaio del 2019. Tale dichiarazione era stata fatta durante un’intervista al canale YouTube “TV Democracia”.

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“Non si dovrebbe mentire agli amici. Penso che, come me, tutte le persone della sinistra brasiliana che difesero Battisti si sentano oggi frustrati. Siamo stati delusi. E chiediamo scusa alla sinistra italiana e alle famiglie delle vittime, perché lui ha commesso dei crimini e ingannato molta gente in Brasile”, aveva spiegato ai giornalisti. E aveva poi aggiunto: “Non so se ha ingannato molta gente in Francia, la verità è che molta gente lo credeva innocente. Noi abbiamo commesso questo errore e dobbiamo chiedere scusa”.

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Cesare Battisti, l’estradato ex terrorista sulla cui testa pendono quattro ergastoli da dover scontare nel nostro Paese, è detenuto nel reparto di Alta sicurezza (AS2) del carcere di Rossano (in Calabria). Già negli scorsi mesi, però, si era reso protagonista di diverse polemiche e atti di protesta, contro la sua condizione carceraria. Uno sciopero della fame, in particolare, era stato iniziato come atto di protesta per una pena, a detta sua, “del tutto illegittima”, e additando a una “vendetta da parte dello Stato“.

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