Cuneo, la figlia del gioielliere: “Ero paralizzata, ho pensato di morire”

Cuneo, gioielliere indagato per omicidio colposo dopo aver ucciso due ladri; la figlia aggredita dai banditi: “Ero paralizzata, ho pensato di morire. Lo stesso incubo di 6 anni fa”.

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Cuneo, parla la figlia del gioielliere indagato per omicidio – meteoweek.com

Mario Roggero, il gioielliere di Cuneo che ha ucciso due dei tre rapinatori che hanno preso d’assalto il suo negozio mercoledì scorso, è ora indagato dalla Procura di Asti per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa. Dal canto suo, il gioielliere ha più volte ribadito che non ha sparato con l’intento di uccidere, ma soltanto per difendere la sua incolumità e quella della sua famiglia. “Non volevo uccidere, ma quando ho visto quella scena, ho rivisto il film dell’altra mia rapina, dovevo difendere mia figlia. Quando ho sentito urlare non ci ho visto più. Ho fatto quel che avrebbe fatto qualunque papà nella mia condizione”.

Oggi è la figlia di Mario Roggero, Laura, a prendere parola. Ripercorrendo i drammatici del giorno della rapina, ha spiegato agli inquirenti: “Ho pensato di morire, lo stesso incubo di 6 anni fa” – una rapina avvenuta nel 2015, per la quale dei ladri chiusero lei e suo padre in una stanza prima di scappare via con 300 mila euro.

La figlia: “Ero paralizzata, ho pensato di morire”

Ero paralizzata. Ho pensato che non avrei neppure avuto il tempo di recitare un’Ave Maria”. Così descrive gli attimi di quella rapina finita nel sangue. Laura Roggero era insieme a sua madre, Mariangela Sandrone, dietro al bancone della gioielleria. Mai si sarebbero aspettate la pericolosa entrata in scena di Giuseppe Mazzarino e Andrea Spinelli, introdottisi nel loro negozio fingendosi dapprima dei clienti, ma che poi le hanno minacciate con una pistola.

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“Non sapevo che la pistola fosse finta, ci ha salvato mio padre perché ha messo a rischio la sua vita per salvare la mia e quella di mia madre”, spiega la figlia del gioielliere. “Era già stato terribile nel 2015 – ha concluso la donna – ho pensato di morire, i ladri che picchiavano selvaggiamente mio padre e ci minacciavano di morte. Ho impiegato diversi mesi a riprendermi, facevo incubi notturni e tutti i giorni quando uscivo di casa mi guardavo le spalle. Oggi sono nuovamente devastata, minacciata di morte con pistola e coltello. Ho pregato che il Signore mi aiutasse”.

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Durante la rapina, la moglie del gioielliere ha preso un pugno al viso mentre Laura è stata immobilizzata con delle fascette di plastica. Dopo una prima colluttazione, Roggero ha preso la sua pistola (regolarmente detenuta) estraendola da un cassetto, sparando così ai banditi che si stavano allontanando col bottino. Ora il gioielliere è indagato per omicidio colposo, per eccesso di legittima difesa. Gli inquirenti sono ancora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, e stanno passando al vaglio le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza installate nel negozio.

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