L’Eredità, “non mi piacciono queste cose”, Flavio Insinna legge la domanda e sbotta

Flavio Insinna, conduttore de L'Eredità
Nuovo caso a L’Eredità: Flavio Insinna ha letto una delle tante domande riservate alla concorrente in gioco, ma poco dopo si è lasciato andare ad una esternazione che ha scatenato la reazione degli utenti di Twitter.

Il quiz show di Rai 1, L’Eredità, continua ad essere uno dei programmi più seguiti della rete ammiraglia di Viale Mazzini. Guidato da Flavio Insinna, attira ogni giorno l’attenzione di moltissimi telespettatori che seguono le vicissitudini dei concorrenti tifando per la loro vittoria finale. Non mancano, tuttavia, gli spunti per i commenti, le polemiche, le critiche o le osservazioni che puntualmente si scatenano in rete.
Così, nel corso della puntata de L’Eredità andata in onda ieri, 4 maggio, un appunto di Flavio Insinna su una delle tante domande lette alla concorrente hanno sollevato il popolo della rete. In questa occasione, però, nessuna critica o polemica: il mondo del web ha apprezzato l’intervento del conduttore a riguardo e applaudito – seppur virtualmente – al suo bisogno di intervenire nel corso del quiz show.
Flavio Insinna sbotta a L’Eredità: cosa è successo
“Quale di questi è un esempio di uso aggettivale di un sostantivo? Rigare dritto o Marco è il più asino?“: è stata questa la domanda fatta alla concorrente e che ha fatto storcere il naso a Insinna.
Il conduttore, infatti, poco dopo aver posto il quesito alla signora in gara a L’Eredità, ci ha tenuto a fare un appunto del tutto personale.
“Non mi piace usare gli animali come esempi negativi, come chi dice ‘solo come un cane’ – ha sbottato Flavio Insinna – . Gli asinelli sono intelligenti e hanno dei grandi occhioni”.
Il commento del conduttore ha sollevato gli applausi della rete, ma non sono mancate le critiche nei confronti di un ostentato animalismo.
“Ma Flavio Insinna se ne rende conto che scade terribilmente nel ridicolo quando forza su un animalismo fondamentalista. Oggi a L’Eredità secondo lui è brutto dire ‘solo come un cane’ perché si offende il cane!”, ha scritto un utente su Twitter, mentre un altro aggiungeva: “Quindi secondo lui il problema non è tanto che uno sia solo come un cane, ma che si tiri in ballo un cane offendendolo”.
Ma @insinnaflavio se ne rende conto che scade terribilmente nel ridicolo quando forza su un animalismo fondamentalista. Oggi a #leredità secondo lui è brutto dire “solo come un cane” perché si offende il cane! 😳🤮
— Dany (@eleinadp) May 4, 2021
Quindi secondo lui il problema non è tanto che uno sia solo come un cane, ma che si tiri in ballo un cane offendendolo#leredita
— Paolo (@Vorlander13) May 4, 2021
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Flavio Insinna e l’accusa di Federcaccia
Non è la prima volta, tuttavia, che Flavio Insinna palesa il suo essere animalista. Mesi addietro, in seguito ad una esternazione contro la caccia, si attirò le accuse di Federcaccia.
“Io sono assolutamente contro la caccia”, aveva fatto sapere il conduttore nel corso di uno scambio di battute con un concorrente a L’Eredità.
A tal proposito, dunque, era intervenuta Federcaccia che accusò Insinna di “commenti discriminatori e offensivi nei confronti dell’attività venatoria e dei suoi praticanti” e annunciò “di aver dato mandato ai propri legali” al fine “di valutare gli estremi per intentare un procedimento legale per diffamazione nei confronti del conduttore e della Rete”.
In quel caso, ancora una volta, i telespettatori si schierarono dalla parte di Insinna apprezzando il suo gesto.