Sangalli (Confcommercio) “Serve un salto di qualità del governo nel confronto con le parti sociali”

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli parla dell’attuale sfida del governo che deve compiere un salto di qualità. 

Sangalli

Carlo Sangalli, in un’intervista al Corriere della Sera, sottolinea le perdite avute dal suo settore in questo anno di crisi. “Per la prima volta, dopo venticinque anni di crescita ininterrotta, la quota di valore aggiunto del comparto cala (-9,6% sul 2019) con una perdita in termini di occupazione di 1,5 milioni di unità su una flessione complessiva di 2,5 milioni. Sono numeri che non si possono ignorare”. Dati mai emersi prima, nonostante le varie crisi. Ora il presidente di Confcommercio chiede al governo “un salto di qualità rispetto all’episodicità del confronto che si è sviluppato lungo il percorso di messa a punto del Piano e mi auguro che anche il coinvolgimento del Parlamento sia più impegnativo“.

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Quanto al Pnrr per Sangalli è “una straordinaria opportunità per la ricostruzione del Paese dopo l’impatto drammatico della pandemia. Vale il vietato sbagliare perchè forse non vi sarà più tempo per porvi rimedio“. Proprio sull’importanza del Pnrr sottolinea quanto sia “cruciale è il rapporto con le parti sociali. Con chi rappresenta il mondo delle imprese e del lavoro. Perché occorre condivisione di obiettivi e mobilitazione“.  Inoltre, Sangalli ricorda che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo discorso alla Camera, ha sottolineato che il “Piano non è solo una questione di investimenti, ma riguarda complessivamente il destino ed i valori civili del Paese.

Sangalli chiede al governo di riaprire il dialogo con le parti sociali

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MeteoWeek.com (da Getty Images)

Bisogna riaprire il dialogo con le parti sociali per affrontare insieme la questione focale delle riforme. Il presidente di Confcommercio, infatti, chiede un maggior coinvolgimento e un confronto meno episodico per le parti sociali ma auspica ad un maggior coinvolgimento anche del Parlamento.

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In definitiva per Sangalli “l’impostazione della versione definitiva del Piano resta carente. Sul versante del turismo registriamo qualche miglioramento in termini di inserimento del settore nei processi di trasformazione digitale e di miglioramento dell’efficienza energetica del Paese. Ma resta fermo che le risorse specificamente dedicate al turismo sono inferiori ai due miliardi di euro“. Carente anche sulle connessioni territoriali, “riconosce le criticità strutturali del Paese sul fronte dell’accessibilità territoriale e stanzia oltre 40 miliardi di euro per le infrastrutture e la mobilità sostenibile.” Ma il trasporto non si esaurisce con il trasporto ferroviario e pubblico, “Perchè non sostenere il rinnovamento del parco circolante dei veicoli e delle flotte” per migliorare le performance ambientali? Ma per far ciò, Sangalli mette di nuovo come priorità la sfida delle riforme e un “confronto con le parti sociali strutturato e con caratteristiche di continuità potrebbe giovare alla costruzione di uno spirito repubblicano.”

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