Caso Prestipino: ecco perché per il Csm la sua nomina è illegittima

Il Consiglio di Stato boccia i ricorsi: per Palazzo Spada è illegittima la delibera con cui il Csm ha nominato Prestipino a procuratore.

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Caso Prestipino: ecco perché per il Csm la sua nomina è illegittima – www.meteoweek.com – Michele Prestipino, procuratore di Roma. Credit: Archivio Meteoweek

La nomina di Michele Giarrita Prestipino come procuratore di Roma è illegittima. Lo ha deciso la V sezione del Consiglio di Stato, che ha bocciato i ricorsi avviati dal Consiglio superiore della magistratura e dallo stesso Prestipino. Per Palazzo Spada infatti è illegittima la delibera con cui il Csm ha nominato l’attuale procuratore. Delibera che era stata per questo impugnata da uno dei candidati esclusi, il procuratore generale di Firenze Marcello Viola, che aveva fatto ricorso al Tar del Lazio. E il Tribunale amministrativo, lo scorso 16 febbraio, aveva accolto il ricorso.

Perché la nomina di Prestipino è illegittima

La poltrona di procuratore capo a Roma, quindi, è ancora in bilico. Ma perché la nomina di Prestipino è stata ritenuta illegittima dal Consiglio di Stato? La decisione di oggi – martedì 11 maggio – è stata espressa con due sentenze, la numero 3712 e la numero 3713. Lì sono spiegate le motivazioni, che sono ben due. Sono messe nero su bianco in una nota diffusa dal Consiglio di Stato. Si legge sulla comunicazione che “il Consiglio di Stato, confermando la decisione del Tribunale amministrativo, ritiene la delibera del Csm (sulla nomina dell’attuale capo della procura di Roma, ndr) illegittima per due ordini di motivi”, appunto.

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Ed ecco quali sono: “Anzitutto, perché si basa su una proposta della Quinta Commissione, interna al Csm, che ritornando sulle proprie precedenti determinazioni, immotivatamente aveva escluso il dottor Viola dai candidati da proporre al Plenum per la decisione, prima invece considerato da proporre. Inoltre perché il Csm ha valutato e comparato in modo illegittimo le rispettive attitudini direttive del dott. Michele Giarrita Prestipino, procuratore aggiunto di Roma, e del dottor Marcello Viola”. A essere messo sotto accusa, quindi, è il modo in cui il Csm prende le decisioni.

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Il prossimo 13 maggio il ricorso del procuratore di Palermo: Francesco Lo Voi

Dopo la decisione con cui il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la nomina di Prestipino, il prossimo giovedì – 13 maggio – verrà trattata la domanda cautelare sull’appello di Prestipino, con l’appello incidentale del Csm. La domanda è contro l’altra sentenza del Tar Lazio: il tribunale aveva infatti accolto anche il ricorso di un altro candidato al ruolo di procuratore capo della Capitale. Si tratta di Francesco Lo Voi, al momento procuratore capo di Palermo.

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