Paola Ferrari asfalta Diletta Leotta: “Non rappresenta le giornaliste italiane”

Il volto femminile del 90°minuto, Paola Ferrari va spietata contro la presentatrice sportiva Diletta Leotta, recentemente balzata su tutti i giornali di gossip per le sue vere o presunte vicende sentimentali. “Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen” tuona la presentatrice della Rai

Paola Ferrari dice la sua su Diletta Leotta

Sono due donne diverse eppure entrambe lavorano nel mondo dello sport, in particolare quello del calcio che ha in maggioranza, un pubblico prettamente maschile. Parliamo di Paola Ferrari, elegante e pacata, co-conduttrice dello storico programma calcistico della Rai, 90° minuto e Diletta Leotta, la frizzante bionda catanese, volto noto dei programmi di calcio di DAZN, sempre presente nel gossip, ultimamente per la sua love story con l’affascinate e tenebroso attore turco Can Yaman.

E’ la prima, Paola Ferrari, dall’alto della sua carriera ultra ventennale portata avanti con professionalità nel mondo del giornalismo sportivo, a puntare il dito contro l’ammiccante e giovane Diletta Leotta, apprezzatissima per la sua bellezza oltre che per il suo lavoro. Vestendo un pò il ruolo da zia “bacchettona”, la Ferrari non ci va cauta, tutt’altro: attraverso un’intervista rilasciata a Il Giornale, fa sapere tutto quello che pensa sulla Liotta:

 “Per me era inconcepibile avere love story con calciatori, avrei perso tutta la credibilità di giornalista che stavo costruendo con una fatica spaventosa. Non era facile sopportare i sorrisi ironici di chi al campo ti vedeva come un’ochetta in cerca di gloria . Diletta Leotta? Quando vedo queste ragazze che usano il corpo per diventare famose, mi arrabbio e sbaglio perché ognuno è libero di fare quello che gli pare. Io invece ho sempre considerato un affronto che qualcuno mi ascoltasse solo perché sono carina.”

La carriera di Paola Ferrari lontana dal gossip

Poi la Ferrari ironizza dicendo che Diletta Leotta deve dare a lei dei consigli: “è ricchissima, famosissima, mica come me che ho fatto tanta fatica per così poco. Continui così, faccia un sacco di soldi e se li goda. La Leotta non può rappresentare le giornaliste italiane, come Anna Billò, Giorgia Rossi o Simona Rolandi. Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen”.

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Paola Ferrari inoltre ha raccontato di essere andata via da casa da ragazzina per lavorare: Vivere da sola non era facile: non ricordo quante volte mi tagliarono i fili della luce e del telefono. Così ho prestato il viso a una casa molto famosa di cosmetici. Mamma e papà non si occupavano molto di me. Ho rischiato tante volte di prendere strade sbagliate. Mi hanno salvato il carattere e la buona stella.” Ha sottolineato la conduttrice.

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La Ferrari ha collaborato poi come giornalista sportiva per Telenova, una storica rete lombarda gestita da Paolini e ha anche scritto articoli di calcio per un giornale per ragazzi “Intrepido”. L’approdo in Rai le cambia completamente la vita: nel 1988 realizza alcuni servizi per la Domenica Sportiva e nel 1992 viene assunta in azienda. Collaborerà con  Gianni Cerqueti a Dribbling, per poi passare alla conduzione della Domenica Sportiva e  successivamente a quella del 90° minuto.

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