Approvato il decreto Sostegni Bis: dai ristori ai concorsi veloci, ecco cosa contiene

Arriva il via libera in Consiglio dei ministri del decreto Sostegni Bis, atteso dallo scorso 22 aprile. Il decreto presenta diverse riconferme e qualche novità, tra cui il commissariamento dell’Anpal e un concorso per l’assunzione di 3mila docenti delle materie Stem. 

mario draghi decreto sostegni bis
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Dal Consiglio dei ministri è arrivato il via libera al decreto Sostegni bis, approvato in via ufficiale proprio nella giornata di oggi. Il provvedimento ha come scopo quello di introdurre nuovi finanziamenti a sostegno di aziende e lavoratori duramente colpiti dalla pandemia Covid, ma si prefigge anche l’obiettivo di iniziare a guardare avanti, ad esempio attraverso l’assunzione di 3mila docenti delle cosiddette materie Stem. E’ così che il governo Draghi intende impiegare i 40 miliardi di euro stanziati grazie a uno scostamento di bilancio, risorse che vanno così ad aggiungersi ai 32 miliardi già messi a disposizione con il primo decreto Sostegni, approvato dal governo a fine marzo. Il decreto Sostegni bis, atteso dal 22 aprile, ha il compito di delineare nel dettaglio la strategia adottata dall’esecutivo. Diverse, in questo senso, le novità.

Le novità

Tra queste, l’istituzione fino al 31 ottobre 2021 del contratto di rioccupazione, con lo scopo di incentivare l’inserimento di lavoratori disoccupati all’interno del mercato del lavoro. In tal modo, il governo garantisce l’azzeramento dell’onere contributivo per l’azienda per sei mesi, come contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Il documento cita: “Ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e del lavoro domestico, che assumono lavoratori con il contratto di cui al presente articolo è riconosciuto, per un periodo massimo di sei mesi, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro”.

Un’altra novità del decreto sarebbe rappresentata dalla nuova governance dell’Anpal: a guidarla non sarà più un presidente, ma un direttore amministrativo (di fatto, un commissariamento). Inoltre, il decreto stanzia anche 70 milioni di euro nel 2021. L’obiettivo è rafforzare i centri per l’impiego per le politiche attive del lavoro.

Infine, tra le novità, anche il concorso accelerato, solo per il prossimo anno scolastico, per immettere a ruolo circa 3mila docenti delle materie scientifiche e tecnologiche (Stem). Lo scopo di questa misura sarebbe quello di supportare adeguatamente gli obiettivi del Recovery, attraverso l’assegnazione 282 cattedre di fisica, 1.005 per insegnanti di matematica, 815 di entrambe le materie e 903 di scienze e tecnologie informatiche. In realtà il Sostegni bis prevede anche una modalità accelerata di selezione dei docenti, da applicare a ogni classe di concorso, a partire dai docenti Stem, appunto. Inoltre, il decreto prevede uno stanziamento complessivo di 470 milioni di euro finalizzato all’avvio in sicurezza dell’anno a settembre.

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Ristori, bonus e indennità

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Il decreto prevede lo stanziamento di 8 miliardi di euro per i ristori automatici, che verranno assegnati in maniera identica rispetto al primo decreto Sostegni. Per i ristori elargiti con il nuovo calcolo dei ricavi, invece, sono stati stanziati 3,4 miliardi e saranno distribuiti sulla base del confronto del fatturato tra il periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020. In questo caso, il contributo non potrà superare la soglia di 150mila euro. Per quanto riguarda le indennità, il decreto istituisce anche un fondo da 100 milioni per il 2021: il fondo sarà destinato alle attività rimaste chiuse per un totale di quattro mesi in un lasso di tempo che va dal primo gennaio 2021 e la data di conversione del decreto.

Confermata, poi, l’indennità per i lavoratori stagionali nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, dello sport e dello spettacolo: riceveranno 1.600 euro di bonus tutti coloro che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del presente decreto, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente né di Naspi alla data di entrata in vigore del decreto. Inoltre il decreto prevede anche la proroga della sospensione dell’attività di riscossione al 30 luglio, oltre a riconoscere per l’anno 2021 ulteriori quote di reddito di emergenza, Rem, relative alle mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre 2021. Le quote saranno riconosciute su domanda.

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Per le famiglie in difficoltà il decreto prevede dei bonus (spesa, affitto, bollette), “al fine di consentire ai comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, nonché di sostegno alle famiglie che versano in stato di bisogno per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche è istituito nello stato di previsione del ministero dell’interno un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2021″. Per il settore turistico, delle attività economiche e commerciali nelle Città d’Arte, viene introdotto il bonus alberghi e un credito d’imposta per il settore del tessile e della moda. In tutto sono stati stanziati 170 milioni di euro per il 2021 e 150 milioni di euro per il 2022.

Imprese e decontribuzione

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Ovviamente, non poteva mancare la voce “imprese”. In questo caso il decreto Sostegni bis prevede una proroga al 31 dicembre delle misure per la liquidità delle imprese, estendendo anche la durata massima dei finanziamenti con garanzia pubblica fino a 10 anni. Inoltre, fino al 31 dicembre non sarà applicata la riduzione del 3% mensile a partire dal quarto mese di fruizione alla Naspi. Tra le misure, oltre al taglio delle bollette e della Tari, oltre al contratto di rioccupazione di cui prima, la misura prevede anche una norma per la riduzione dell’orario di lavoro. L’obiettivo è garantire i livelli occupazionali in alternativa ai trattamenti di integrazione salariale.

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Tuttavia, c’è un limite da rispettare: la riduzione della media oraria non può superare l’80% dell’orario di lavoro giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori legati all’accordo collettivo. Per ciascun lavoratore, la percentuale di riduzione complessiva dell’orario di lavoro non può essere superiore al 90% nell’arco dell’intero periodo per il quale l’accordo collettivo è stipulato. Per concludere, il decreto introduce anche degli aiuti all’acquisto della prima casa per i giovani under 36, titolari di un rapporto di lavoro atipico. Le domande possono essere presentate fino al 30 giugno 2022, e la priorità verrà lasciata a chi presenta un Isee inferiore a 30mila euro. Tra le misure, un anticipo garantito dallo stato al 100% e un taglio dei costi notarili e delle imposte aggiunte al momento dell’acquisto.

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