Covid, da Galli a Ricciardi: che fine hanno fatto gli esperti ‘chiusuristi’?

La crisi sanitaria si è divisa tra “aperturisti” e “chiusuristi”, ma da quando i Paesi stanno riaprendo, i secondi non si esprimono più.

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Covid, da Galli a Ricciardi: che fine hanno fatto gli esperti ‘chiusuristi’? – www.meteoweek.com – Massimo Galli, direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano. Credit: Archivio Meteoweek

Le notizie sulla pandemia si sono divise in due tipi: quelle commentate dagli esperti “aperturisti” e quelle commentate dagli esperti “chiusuristi”. Come è implicito nelle stesse definizioni, i primi hanno sempre considerato più importante la ripartenza del Paese a discapito di un’eventuale diffusione dei contagi. I secondi, invece, hanno continuato a ribadire incessantemente che le chiusure erano fondamentali e necessarie nella lotta contro il Covid. O almeno, lo hanno fatto fino a poco tempo fa. Ma da quando il presidente del Consiglio Mario Draghi ha emanato il decreto riaperture si sono volatilizzati gli epidemiologi rigoristi. E ora il web li sta “cercando”: da Galli a Ricciardi.

La richiesta di spiegazioni degli utenti

Il miglioramento della situazione pandemica, nonostante le prime riaperture a fine aprile, ha fatto scomparire gli esperti che invece sono sempre stati contrari a un allentamento delle misure restrittive. Per questo ora gli utenti stanno prendendo di mira gli epidemiologi in questione, da Galli a Ricciardi passando per Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, per chiedere spiegazioni sulle dichiarazioni rilasciate negli ultimi mesi. I cittadini vogliono chiarimenti sulle loro posizioni estremamente guardinghe sulle riaperture, sul coprifuoco, sul ritorno in zona gialla dell’Italia e sui pericoli del “rischio calcolato” lanciato da Draghi nella conferenza stampa che annunciava le riaperture del 26 aprile.

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I tweet dei cittadini

La richiesta di spiegazioni, come spesso accade ormai, è passata da Twitter. “Buongiorno professore Galli, oggi è il 25 maggio, data del suo pronunciamento sulle riaperture e sul ‘rischio calcolato male’. Ci farebbe piacere avere un suo #pensiero alla luce dei numeri attuali. Se poi volessero unirsi anche Walter Ricciardi e Crisanti ben venga”, ha infatti scritto Alessandro Mella sul social media.

Gli ha presto fatto eco un altro utente: “Galli, Crisanti, Ricciardi e compagnia danzante son tutti in silenzio stampa? In effetti non ho brufoli da dieci giorni ormai ed anche l’appetito ed il desiderio sessuale sono migliorati”. E non mancano gli sfottò di chi posta la foto di un cappuccino al bar e commenta: “Galli stai sereno! Crisanti stai sereno W la libertà“, in ricordo della risposta di Matteo Renzi a Enrico Letta nel 2014, poco prima del siluramento dello stesso Letta a Palazzo Chigi e della sostituzione in corsa con l’attuale leader di Italia Viva.

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Non si è risparmiato dal fare polemica neanche Claudio Borghi, della Lega, che sempre su Twitter ha deciso di postare un grafico che riporta i dati dei casi e dei ricoveri in discesa. L’immagine è accompagnato da un commento sarcastico: “Pazzi! Con le riaperture ripartiranno i contagi! Il lockdown è necessario! Smettete di vivere subito! (Parole e musica di Galli, Cartabellotta e Crisanti)”.

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