Discoteche chiuse, ma in bar e lidi si balla: Regioni chiedono riapertura in sicurezza

Le discoteche sono ormai le uniche attività per cui non è stata fissata una data di riapertura. Gli esperti, infatti, ritengono che il ballo possa essere una pericolosa occasione di contagio. Il sindacato dei locali, tuttavia, si oppone, anche perché in diversi bar e lidi – a discapito delle norme contro il Covid-19 – si è già scesi in pista. Le Regioni, dunque, hanno chiesto al Governo una ripartenza in sicurezza, ad esempio tramite l’utilizzo del green pass, a luglio.

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Le sale da ballo sono in pressing per la riapertura – meteoweek.com

Bar e ristoranti hanno riaperto a pieno regime, insieme a lidi balneari. Tra una settimana anche il settore degli eventi potrà ripartire. Le discoteche, tuttavia, restano chiuse. Il Governo, infatti, non ha ancora definito una data per il “via libera”. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico ritengono sia troppo rischioso, in quanto il ballo è un’attività che presuppone contatto e, dunque, una possibilità di contagio elevata. I sindacati, però, non ci stanno ad essere esclusi dal graduale ritorno alla normalità. È per questa ragione che sono in pressing per ottenere il permesso di tirare su le saracinesche a luglio. “Se entro il 21 giugno il Governo non si esprime, decideremo di riaprire indistintamente”, dicono i gestori. Le Regioni, in tal senso, sono dalla loro parte. La volontà è quella di riaprire in sicurezza. Ad esempio, imponendo il green pass a coloro che vogliono accedere.

L’appello dei sindacati per la riapertura delle discoteche

Le discoteche, riunite sotto la sigla dei Silb-Fipe, ovvero il sindacato di categoria, hanno dato un ultimatum al Governo. “Se entro il prossimo 21 giugno, con l’eliminazione definitiva del coprifuoco, il governo non si esprime anche per la nostra ripartenza, decideremo di riaprire indistintamente dal primo luglio”, dicono. I gestori, in particolare, sono infuriati poiché – oltre ad essere chiusi da dieci mesi – non vedono rispettate ovunque le regole utili a contrastare la diffusione del Covid-19. In molti bar e lidi balneari, infatti, a discapito del divieto, si balla ugualmente. “Potrei mettere a disposizione di ministri e tecnici decine di video dove già si balla nei bar e negli stabilimenti balneari, mentre il 30% delle nostre attività ha già chiuso e un altro 30% è oggi a rischio”, sottolinea il presidente Maurizio Pasca. Da Nord a Sud, i giovanissimi che si divertono sulle note dei dj set e con la mascherina abbassata sul mento sono tantissimi. Immagini che fanno storcere il naso ai proprietari delle sale da ballo, i quali da tempo chiedono di poter riaprire in sicurezza.

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I sindacati chiedono una riapertura delle discoteche in sicurezza – meteoweek.com

Le Regioni, da parte loro, si sono schierati a favore del settore che sta vivendo una grave crisi economica. Il pressing sul Governo ha avuto inizio da più parti. “Nei prossimi giorni dovrà aprirsi un tavolo sul tema delle discoteche. Le uniche ancora penalizzate dalle chiusure”. Lo ha detto Nicola Zingaretti, governatore del Lazio. “ I giovani vogliono tornare a divertirsi. Con il vaccino sarà più semplice farlo”, ha aggiunto l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Della medesima idea è Nino Spirlì, presidente della Calabria. “Le discoteche continuano ad essere ingiustamente demonizzate. Noi diciamo sì al ballo, purché tutto avvenga nel rispetto delle misure anti-Covid”. Una maggiore cautela, invece, traspare da Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna. “Meglio avere un giorno in più di prudenza che uno in meno. Detto ciò io ho già fatto proposta: si usi il green pass anche per riaprire locali da ballo dove il distanziamento è difficile garantire”.

Il Governo prende tempo

Il Governo, tuttavia, non sembra ancora essere ben predisposto sulla riapertura delle discoteche. In queste settimane sarebbe dovuto andare in scena un evento Covid-tested, sul modello di Paesi come la Spagna, alla Praja di Gallipoli. Esso, tuttavia, è stato inizialmente rinviato e successivamente annullato. Il protocollo è sul tavolo, ma non pare essere all’attenzione dei vertici politici. Prudenza, al momento, è la parola chiave. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, nei giorni scorsi ha però dato qualche speranza al settore. “Personalmente mi auguro che già la prossima settimana sia calendarizzato un incontro con il governo, dobbiamo assolutamente lavorarci. Devono aprirle per poter ballare, non può esserci il limite del distanziamento, ma bisogna trovare un metodo che consideri capienza e tracciamento, magari permettendo l’entrata solo con il green pass”.

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Il sottosegretario Andrea Costa apre uno spiraglio per le sale da ballo – meteoweek.com

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Un liberi tutti, secondo gli esperti, è tuttavia impensabile. “Il ballo è oggi l’attività fisica più a rischio contagio Sars-Cov-2 perché prevede la vicinanza delle persone, quasi sempre sprovviste di mascherina, e l’iperventilazione. Un mix che in condizioni di tranquillità epidemiologica non apporterebbe dei rischi, ma oggi siamo ancora in una situazione borderline rispetto alla circolazione e quindi occorre aspettare. Però, se come promesso dal generale Francesco Figliuolo arriverà in questo mese la spallata decisiva al virus, allora è ipotizzabile pensare di riaprire le discoteche da luglio”. Lo ha precisato il virologo Massimo Clementi. L’unica speranza per la riapertura delle discoteche, dunque, al momento resta il green pass.

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