“Non erano sole”, la rivelazione sulle due ragazze uccise in un campo

Sara El Jaafari e Hanan Nekhla sono state trovate morte in un campo di grano in provincia di Milano. Secondo la cugina non erano sole

Sara El Jaafari e Hanan Nekhla, morte dopo essere state investite da un mietitrebbia

Sono uscite con due amici che quindi sapevano dove si trovavano. Questo è quanto dichiarato dalla cugina delle due ragazze trovate morte sabato in un campo di grano tra Sesto Ulteriano e San Giuliano, in provincia di Milano. Sul caso sta investigando la procura, l’indagato attualmente è l’operatore agricolo che guidava il mezzo nel campo dove sono state investite Sara El Jaafari e Hanan Nekhla, le due giovani di origine marocchina.

Perché quei due sono scappati? Forse non avevano i documenti o forse dovevano nascondere qualcosa. Vogliamo capire dove sono finiti i due amici che erano con Hanan e Sara giovedì notte. Forse potevano aiutarle. Invece di lasciarle nel campo, potevano essere salvate” dichiara la cugina Meryen, 24 anni, in una intervista a La Repubblica. E’ stata proprio lei a denunciare la scomparsa delle ragazze.

Meryen ha raccontato ai carabinieri di San Donato e al Nucleo investigativo di Milano le ultime in cui ha avuto contatti con la cugina. “Hanan era da mia sorella, in provincia di Varese. Giovedì sera era tutto tranquillo, come sempre. Avevano cenato presto, dopo le otto, poi le ha iniziato a tirar fuori dei vestiti da spedire a casa, in Marocco“. Alle due della notte tra giovedì e venerdì Hanan era in casa con la sorella, non sembrava avesse in programma di uscire. Poi, secondo la donna, una telefonata di Sara che le proponeva di fare qualcosa. Le aveva detto che era con due marocchini che avevano conosciuto da poco, con cui sarebbe passata a prenderla.

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Meryen racconta di non conoscere le due persone in questione: “Non so chi siano, non li ho mai incontrati, credo che li abbiano conosciuti su Facebook” . Un’ora dopo, alle tre di notte, arriva l’auto con gli amici. Alla sorella Hanan assicura che tornerà dopo un’ora. Alle 11 di venerdì mattina, la disperata telefonata ai carabinieri di Hanan, gravemente ferita, mentre Sara era già morta. Meryen denuncia poco dopo la scomparsa della cugina.

Hanan non era abituata a far tardi – racconta – era una ragazza tranquilla, sicuramente non aveva programmato di dormire in quel posto“. Meryen riferisce a i messaggi delle amiche di Hanan: “Tutti noi chiediamo la stessa cosa. Vogliamo che quei due ragazzi si facciano vivi, che spieghino come sono andate le cose. Devono dire cos’ è successo e in che momento sono scappati. Quando hanno lasciato sole Hanan e Sara in quel posto inaccessibile erano ancora vive?

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Attualmente sono in corso le analisi sul mezzo agricolo che ha investito Hanan e Sara per verificare la versione del conducente che ha detto di non essersi accorto di averle investite e nemmeno che in mezzo al campo era stata creata una sorta di piazzola, di area dove sostavano le due donne, probabilmente non sole. Gli accertamenti serviranno fra l’altro a verificare se il mezzo, omologato, avesse sufficiente visibilità da consentire totale sicurezza di manovra.

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