Green Pass, domani l’ok al decreto: cosa sappiamo su trasporti e ristoranti

In Italia prosegue il dibattito sull’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass: all’interno dell’esecutivo si rafforza la linea a favore del Certificato verde, anche se restano resistenze da parte di alcune forze politiche di maggioranza. Gli ultimi nodi verranno sciolti probabilmente entro domani, quando la cabina di regia e Cdm potrebbero dare il via al nuovo decreto per imporre anche in zona bianca di presentare la certificazione verde per spettacoli, viaggi, sport.

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MeteoWeek.com (Photo by Marco Di Lauro/Getty Images)

In Italia prosegue il dibattito sull’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass, un’ipotesi avanzata a partire dall’iniziativa presa dal presidente Emmanuel Macron in Francia e consolidata anche a causa del costante aumento della curva dei contagi. A fronte del dilagare della variante Delta, più rapida rispetto alla campagna vaccinale, la linea del governo sembra andare verso un’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass proprio per consentire un mantenimento delle attività aperte. Ma sulle modalità c’è ancora disaccordo all’interno della maggioranza, soprattutto per quanto riguarda il nodo ristoranti al chiuso.

Il Cts nei giorni scorsi avrebbe caldeggiato un’ipotesi di questo tipo, chiedendo anche un’accelerazione sulla somministrazione dei vaccini nelle scuole, tanto che resta in piedi l’opzione di imporre l’obbligo di vaccinazione a tutto il personale scolastico (un altro punto che, però, trova posizioni molto contrastanti e che non dovrebbe esser presente nel decreto legge di domani). Ad ogni modo, stando a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il governo starebbe anche valutando un’introduzione del Green Pass obbligatorio graduale: ad agosto potrebbe esser necessario per eventi pubblici e forse anche per bar e ristoranti con una dose. Da settembre potrebbe esser necessario un Green Pass che attesti la completa immunizzazione, anche per accedere su bus e metropolitane. Tuttavia, per avere informazioni più certe e per sciogliere questi dubbi sarà fondamentale la mediazione delle prossime ore, durante le quali avrà luogo un’ulteriore riunione della Conferenza stato regioni per formalizzare la proposta di modifica dei parametri delle zone di rischio. Nella giornata di domani invece sono previsti la cabina di regia a Palazzo Chigi e il Consiglio dei ministri, il quale dovrebbe approvare il decreto con nuovi parametri e i criteri per il Green Pass.

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I parametri

Il tutto dovrà avvenire in maniera estremamente celere perché, senza modificare i parametri delle zone di rischio, alcune regioni potrebbero tornare in zona gialla già da venerdì. Si tratta di zone in cui l’incidenza dei nuovi contagiati supera i 50 casi settimanali su 100mila abitanti. Con i nuovi criteri, invece, a pesare di più saranno gli indicatori sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva. L’esecutivo starebbe pensando a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici, anche se dalle regioni arriva la richiesta di salire rispettivamente al 20 e al 30%. A sciogliere gli ultimi nodi sarà dunque la cabina di regia di domani, che si esprimerà anche sulle modalità di estensione del Green Pass obbligatorio.

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Il Green Pass

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MeteoWeek.com (Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images)

Il documento approvato dai presidenti di regione fornisce una prima lista di luoghi soggetti all’obbligatorietà del Green Pass che il governo ingloberà nel nuovo decreto: “E’ indispensabile che l’utilizzo delle certificazioni verdi sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, alle seguenti attività: grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi“. A questi il governo aggiungerà i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi. Sui ristoranti al chiuso, invece, l’esecutivo potrebbe optare per una linea soft, consentendo l’accesso anche in presenza di una sola dose di vaccino. Probabilmente il Green Pass verrà reso obbligatorio anche per accedere a cinema e teatri, estendendo però la capienza massima dei luoghi.

Resterebbe poi il nodo dell’obbligatorietà per il personale scolastico, un nodo che – stando al Corriere – non verrà sciolto nel prossimo decreto e sul quale si sono già espressi i governatori chiedendo al governo di “raccomandare la vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo” e di “prevedere che in caso di focolai a scuola possa seguire le lezioni in presenza soltanto chi ha il green pass“. Insomma, i prossimi mesi saranno con ogni probabilità scanditi dall’applicazione di zone di rischio e Green Pass. A questi si aggiunge la proroga dello stato di emergenza, che potrebbe ora arrivare al 31 dicembre. All’orizzonte c’è sempre l’agognata linea del traguardo: l’immunità di gregge. Una linea che, nonostante i progressi, si sposta sempre un po’ più in là, di mese in mese. La speranza, allora, è che l’arma dei vaccini ce la faccia almeno intravedere.

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