Sardegna, dichiarato stato di emergenza. Continua l’attività di soccorso

In Sardegna sarà dichiarato lo stato di emergenza. Non si arrestano intanto le operazioni di soccorso: in arrivo Canadair da Grecia e Francia.

La Sardegna continua a bruciare. E continuano senza sosta le operazioni di soccorso per domare gli incendi che stanno devastando Oristano. In aiuto sono accorsi anche due canadair provenienti dalla Grecia e ne sono in arrivo altri due dalla Francia. I territori maggiormente colpiti sono Santu Lussurgiu, Cuglieri, Tresnuraghes, Frossio, Sennariolo, Usellus, Porto Albe, Scano di Montiferro e Cabras.

Dichiarato lo stato di calamità

Carlo Sibilia, Sottosegretario all’Interno, fa sapere che «nella provincia di Oristano sta per essere attivata la dichiarazione di emergenza a seguito degli incendi boschivi in atto». Sulle operazioni di spegnimento degli incendi spiega: «A coadiuvare il dispositivo nazionale aereo di lotta antincendio, composto da otto Canadair, tutti operanti al momento nella regione Sardegna, sono in arrivo i rinforzi di due Canadair, con equipaggio di 10 piloti e 15 tecnici». 

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«Siamo di fronte a condizioni mai verificate nella storia dell’autonomia sarda, per ampiezza del territorio colpito e per i cambi di vento» interviene Christian Solinas, Presidente della Regione Sardegna. «Abbiamo da subito operato per potenziare i velivoli a disposizione dell’antincendio, da tre a otto, e attivato il meccanismo europeo di solidarietà». Forte è la preoccupazione: «Sono ventimila gli ettari andati in cenere finora e c’è forte preoccupazione perché domani è atteso l’arrivo del maestrale»

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Risorse impiegate

Attualmente sono a lavoro 57 unità operative a terra, 28 di queste provengono dai Comandi di Nuoro, Sassari e Cagliari. 29, invece, appartengono al Comando di Oristano. Dalle 06:15 di questa mattina sono operativi dieci squadre a terra messe a disposizione dal Corpo Nazionale. Le squadre sono supportate da cinque canadair e stanno cercando di gestire le fiamme che stanno devastando il territorio di Scano di Montiferro e Tresnuraghes. In particolare, è proprio a Scano di Montiferro che il lavoro notturno dei Vigili del Fuoco ha permesso di controllare il fuoco. L’incendio aveva costretto l’evacuazione di 400 persone.

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Attestati di solidarietà

Il mondo della politica si stringe attorno alla Sardegna. Sono tanti i messaggi giunti nelle ultime ore da parte di tutte le forze politiche italiane. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che segue con particolare attenzione la situazione che sta mettendo in ginocchio alcuni territori sardi, esprime la sua vicinanza alla popolazione e «a quanti senza sosta si stanno prodigando negli interventi di soccorso». Roberto Fico, invece, scrive: «In Sardegna si sta consumando una tragedia ambientale con migliaia di ettari in fumo a causa degli incendi. La Protezione Civile e tutte le autorità sono al lavoro per spegnere i roghi ed è stato attivato il meccanismo europeo di supporto. La mia piena vicinanza alla popolazione sarda».

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«Da diverse ore una vasta area in provincia di Oristano è in ginocchio a causa di un incendio devastante. Sono centinaia le persone evacuate e l’intera zona, abitazioni comprese, è stata avvolta dalle fiamme e danneggiata. Sono in contatto con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, che ha tutto il nostro sostegno. È stato attivato il meccanismo di protezione civile per canadair dall’estero: due sono in arrivo dalla Francia, che ringrazio ufficialmente. Continuiamo a seguire gli sviluppi con grande attenzione. Massima vicinanza alla popolazione locale. Forza Oristano, forza Sardegna» scrive Luigi Di Maio.

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