Emergenza incendi, dalla Sardegna alla Sicilia va a fuoco l’Italia [VIDEO]

Dopo le fiamme che hanno devastato una ampia zona in Sardegna, ora brucia la Sicilia. Il forte calore, ed in generale i cambiamenti climatici, stanno mettendo alla corda la nostra capacità di gestione degli eventi estremi.

Ventimila ettari in fiamme in Sardegna, nell’Oristanese: cinque giorni da incubo, con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile messi alle corde. Adesso la Sicilia, con incendi alimentati dal grande caldo che divampano in provincia di Palermo e di Catania. Immagini e scenari da incubo, che riportano alla mente le immagini dei devastanti incendi australiani di un anno e mezzo fa o altri episodi così drammaticamente intensi, che ormai caratterizzano molto di frequente le cronache nazionali ed internazionali.

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Le estati calde ed i grandi incendi sono da sempre una caratteristica del nostro paese: l’immenso patrimonio boschivo da una parte e l’incuria strutturale nella gestione del territorio e dell’ambiente che affligge l’Italia dall’altra sono determinanti concause di eventi distruttivi che in alcuni casi sono dolosi. Ma il problema è strutturale: perchè la terza variabile, sempre più rilevante, è rappresentata dai cambiamenti climatici. Un elemento che si va ad aggiungere e che rende la situazione generale a rischio di ingestibilità.

Negli ultimi venti anni infatti l’area del Mediterraneo ha assistito ad un incremento di grandi incendi che hanno determinato la distruzione di una porzione di territorio grande tre volte la Sardegna. Un incremento di eventi devastanti che è stato determinato dai cambiamenti climatici (temperature più alte, alterazione delle precipitazioni) e che a sua volta determina un peggioramento della situazione: foreste trattengono e assorbono carbonio, svolgendo quindi un ruolo determinante nel mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. La loro distruzione determina dunque un inasprimento delle condizioni che possono innescare ulteriori grandi incendi.

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Se andiamo ad analizzare le cause di questa situazione, riusciamo a comprendere meglio perchè è indispensabile correre ai ripari prima di subito. Sono quattro i fattori che determinano l’insorgenza degli incendi: il progressivo abbandono di aree agricole e di pascolo, la mancanza di gestione del territorio, un approccio emergenziale al problema, che si concentra principalmente sulla lotta agli incendi attivi piuttosto che sulla loro prevenzione, i cambiamenti climatici, sempre più impattanti. Tutte e quattro queste variabili sono in peggioramento tendenziale, in stasi quando va bene. I terreni agricoli sono destinati ad essere sempre più abbandonati, i cambiamenti climatici a peggiorare, per la gestione del territorio ed i protocolli di prevenzione sarebbero necessari forti investimenti e la volontà politica di intervenire. Una possibilità c’è: i soldi del Recovery Fund. Ma è una decisione da prendere in fretta. Il tempo è poco, e quel che sta avvenendo in Sardegna ed in Sicilia lo dimostra.

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