Minacce di morte alla redazione di Controradio, accusata di propaganda per il vaccino anticovid

Un’emittente radiofonica fiorentina, Controradio, ha ricevuto minacce di morte e accusata di fare propaganda a favore dei vaccini anticovid. 

controradio

L’Associazione stampa Toscana fa sapere che è arrivato un messaggio audio alla storica emittente radiofonica Controradio contenente minacce nei confronti della radio. Ieri pomeriggio la radio ha ricevuto un audio al numero whatsapp che accusava la testata di fare propaganda in favore dei vaccini. “State tranquilli che anche io mi metto a sparare e vengo davanti alla vostra redazione a far fuori qualcuno“.

La minaccia è inaccettabile soprattutto perché formulata nei confronti di una testata che unisce da sempre il proprio impegno civile a quello di dare conto della pluralità di voci su ogni argomento, nessuno escluso e compresi quelli legati alla cronaca della pandemia Covid“. E’ quanto afferma in una nota il presidente dell’Ast Sandro Bennucci. Il presidente esprime la solidarietà del sindacato alla redazione di Controradio. Inoltre, rinnova l’appello alle istituzioni affinché il ruolo di chi fa informazione venga salvaguardato da qualsiasi tipo d’intimidazione.

Le minacce e le accuse di propaganda a Controradio

L’emittente fiorentina Controradio sottolinea il significato delle minacce ricevute alla testata. “La delirante minaccia di venire alla sede di Controradio e di sparare, con l”accusa’ rivoltaci di essere un’emittente favorevole all’uso dei vaccini, è la spia delle difficoltà che vive chi ogni giorno tenta, riuscendovi, di fare un’informazione plurale e pulita, rispettosa degli ascoltatori e delle opinioni di tutti come è nella tradizione di Controradio“. Si legge in una nota, e prosegue: “Le parole più giuste in questo momento sono quelle usate dalla coordinatrice della redazione. ‘Un lavoro sul territorio portato avanti ogni giorno dalla redazione cercando di fornire strumenti per maturare opinioni e animare una sana e democratica dialettica sociale non può e non deve essere il bersaglio di minacce e accuse che nulla hanno a che vedere con la libertà di espressione. Noi andiamo avanti”.

“Episodio grave da condannare”, la solidarietà delle istituzioni alla redazione

Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani interviene sulla questione commentando l’episodio. “Sono mesi  che si ripetono episodi sempre più gravi di minacce e intimidazioni a chi, come i giornalisti, fa semplicemente il proprio lavoro, dando quotidianamente conto della pluralità di voci su questo come su altri argomenti. Si tratta di segnali preoccupanti. Non possono più essere sottovalutati. Anche se fossero parole sfuggite per la facilità con cui sui social troppo spesso si attacca oramai tutto e tutti come se nulla fosse. L’informazione è un caposaldo della democrazia ed attaccarla o metterla in discussione è ancora più grave in questo caso, visto che si parla di vaccini, di un’emergenza sanitaria ancora in corso e quindi della salute di tutti i cittadini”.

LEGGI ANCHE: I vaccini funzionano anche per i contagi: gli studi lo dimostrano

Anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo esprime la sua vicinanza e solidarietà all’emittente. “Sono un assiduo ascoltatore di Controradio e soprattutto dei suoi servizi di informazione che si basano sempre sul principio fondamentale del lavoro giornalistico. Il rispetto della verità sostanziale dei fatti. Difendere la loro libertà di informare e tutelarli concretamente da qualsiasi intimidazione e minaccia, significa difendere uno dei capisaldi della nostra convivenza civile e democratica”.

LEGGI ANCHE: Plasma iperimmune: funziona o no? In Italia pochi studi, almeno secondo “l’indice H”

Episodio grave da condannare con forza. Mi auguro che gli inquirenti individuino il responsabile di questo gesto grave e allarmante compiuto verso un’emittente che ogni giorno svolge il proprio lavoro di informazione nel rispetto della pluralità delle idee” le parole poi del sindaco di Firenze Dario Nardella che esprime “vicinanza e solidarietà a nome mio personale e dell’amministrazione comunale ai giornalisti e ai lavoratori di Controradio per la grave e inaccettabile minaccia che hanno ricevuto”.

Impostazioni privacy