Ci ha lasciati Piera Degli Esposti, regina del Cinema e del Teatro italiano

Il mondo del cinema e del teatro piange la scomparsa della grande Piera degli Esposti, “o verbo nuovo” come la definì Eduardo De Filippo. Aveva 83 anni.

Un’ attrice anticonformista

Una carriera sul palcoscenico dei teatri e davanti la macchina da presa, ricchissima. Piera degli Esposti è morta oggi all’età di 83 anni, a causa di alcune complicazioni polmonari. L’attrice era ricoverata dal primo di giugno all’ospedale Santo Spirito di Roma. 

Una figura importante nella storia del cinema e del teatro italiano, un’artista che ha davvero rappresentato un’epoca e che si è contraddistinta per la sua voce e per la sua indole controcorrente e a tratti anche spregiudicata, tanto che il grande Eduardo De Filippo la consacrò come “o verbo nuovo”. Di nuovo infatti Piera Degli Esposti ha portato tanto, come il fatto di formarsi fuori dalle accademie e insieme alle donne.

I successi di Piera Degli Esposti

Piera Degli Esposti iniziò la sua strada nel cinema nel 1967 con il film “Trio” di Gianfranco Mingozzi. Successivamente la vediamo in  “Questi fantasmi”  di Renato Castellani e alternando la tivù al Grande Schermo, nel 1968 partecipa allo sceneggiato “Il Circolo Pickwick” di Ugo Gregoretti.

Pier Paolo Pasolini l’ha voluta in “Medea” nel 1969, così come i fratelli Taviani, che la vogliono nel cast di “Sotto il segno dello scorpione” nel 1969. Degli Esposti è presente anche nei b-movie italiani dei primi anni Settanta, come ad esempio “Bisturi – La mafia bianca” di Luigi Zampa.

Sono tanti i premi che l’attrice nata a Bologna il 12 marzo 1938 ha portato a casa, come il David di Donatello per “L’ora di religione” di Marco Bellocchio e “Il divo” di Paolo Sorrentino. Nel 1980 ha collaborato inoltre  con la scrittrice Dacia Maraini al libro “Storia di Piera”, ispirato alla sua infanzia. Un’infanzia che ha ispirato nel 1983 anche il regista Marco Ferreri, nel film omonimo.

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La determinazione

Piera Degli Esposti fu respinta dall’ Accademia di arte e drammatica ma ciò non la scoraggiò nel perseguire la sua passione:  esordisce con Antonio Calenda, Gigi Proietti e Nando Gazzolo al Teatro dei 101, interpretando un ruolo maschile in “Dieci minuti a Buffalo”: era il 1968.  E’ stata prima attrice al Teatro Stabile dell’Aquila, con l’interpretazione de “La figlia di Iorio” nel 1971, “Antonio e Cleopatra” nel 1974 e “Molly cara” nel 1978. Quest’ultimo gli conferì il Premio Ubu come miglior attrice.

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La notizia della scomparsa è stata data dalla famiglia.

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