Medio Oriente, Israele amplia la zona di pesca riservata ai palestinesi

Israele ha annunciato l’estensione di 15 miglia nautiche la zona di pesca riservata ai residenti nella Striscia di Gaza e l’ingresso nel Paese di 5000 lavoratori provenienti dall’enclave palestinese

MeteoWeek.com (Photo by Getty Images)

Dopo che il Premier israeliano Naftali Bennett, all’indomani dell’incontro tra il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, e il Ministro israeliano della Difesa, Benny Gantz, ha escluso una  ripresa dei negoziati di pace nell’immediato, un’inattesa decisione dello Stato ebraico potrebbe contribuire ad alleggerire la tensione e, perché no, a  gettare le basi per riportare al tavolo dei negoziati i due storici contendenti.

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Israele, infatti,  ha annunciato l‘estensione di 15 miglia nautiche della zona di pesca riservata agli abitanti della Striscia di Gaza e l’ingresso nel Paese di altri cinquemila lavoratori provenienti dall’enclave. ”Queste azioni sono state approvate al livello politico e dipendono dalla volontà di conservare stabilità e sicurezza per un lungo periodo. Una loro estensione sarà presa in considerazione dopo una valutazione della situazione”,  si legge nella nota diramata dal Cogat, Coordinamento delle attività del governo israeliano nei Territori palestinesi.

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Notevoli i benefici per i palestinesi derivanti dalla decisione dei vertici politici israeliani di procedere unilateralmente all’estensione di 15 miglia nautiche della zona di pesca della Striscia di Gaza, la maggiore concessione marittima da quando Hamas ha preso il controllo dell’enclave nel 2007.

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Più merci e materiali da costruzione, infatti,  saranno ammessi a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom e altri 5 milioni di metri cubi di acqua saranno fatti affluire nella Striscia, le cui falde acquifere sono da tempo deteriorate.

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