“Tante giornaliste sportive solo bellezza e mai competenza”, Paola Ferrari, lancia una nuova frecciata a Diletta Leotta?

Paola Ferrari si toglie qualche sassolino dalla scarpa, in un’intervista rilasciata a Repubblica, dove racconta dei suoi esordi in Rai e della sua decisione di dire addio alla rete nazionale. Non esita a lanciare l’ennesima freccia avvelenata alla collega Leotta. Ecco i dettagli

Voglia di voltare pagina e reinventarsi

La biondissima giornalista Paola Ferrari si prepara ad abbandonare la Rai (una decisione annunciata a luglio), non prima però dei mondiali di calcio in Quatar. Non mancano le polemiche, soprattutto dopo l’intervista che la signora del pallone, ha rilasciato a Repubblica.

E’ sicura della sua scelta e ha ribadito che non tornerà indietro: la Rai dovrà rinunciare ad uno dei volti più noti del giornalismo sportivo. La signora Ferrari vuole reinventarsi e fare tante altre cose con la Lucisano Media Group, di cui fa parte. “Scriviamo format per la tv, giriamo documentari. Se ne potrebbero fare anche sul calcio, che ora va raccontato così vista l’overdose di partite. Puntare sulle storie, penso a Messias, in tre anni dalla D al Milan. Ma vorrei anche mettere in piedi un allevamento di cani bovari bernesi. Di idee ne ho, dormo 5 ore a notte”. Ha fatto sapere.

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Paola Ferrari contro alcune “colleghe”

Paola Ferrari torna all’attacco sulle “colleghe”. Rivendica di essere stata un pò invadente e prevaricatrice “Perché è il solo modo delle donne di potersi fare avanti nel giornalismo sportivo, dove spesso siamo considerate solo ornamento, solo bellezza e mai competenza”. Poi non esita a dire tutto quello che pensa, descrivendo perfettamente ciò che non riesce proprio a mandare giù. “Tante giornaliste donne, evito i nomi, ci sguazzano, puntano sul vestito succinto, sull’ammiccamento, e di calcio non sanno nulla, facendo del male a tutta la categoria”, tuona la regina del 90° Minuto, riportando alla mente dei più attenti, le dichiarazioni al vetriolo rilasciate a Il Giornale qualche mese fa: “La Leotta non può rappresentare le giornaliste italiane, come Anna Billò, Giorgia Rossi o Simona Rolandi. Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen…”

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Lo sfogo prende poi una direzione più ampia, quando la Ferrari fa notare la discriminazione che vige dietro le quinte della Rai: “È un caso se non c’è mai stata una donna a dirigere un giornale sportivo o Raisport? Vice, al massimo, ma direttrici mai.” Poi puntualizza: “Non mi candido, eh? Io sono fuori, ormai”.

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