Si lancia nel vuoto con il cellulare in mano: 12enne perde la vita. Lascia un messaggio alla famiglia: “Scusatemi per quello che ho fatto”. La tragedia alla periferia di Bologna. 
Tragedia in quel di Bologna. Nel pomeriggio di ieri, verso le ore 17:30, una ragazzina di soli 12 anni si è tolta la vita gettandosi nel vuoto. Il dramma, rimasto ancora senza spiegazioni, è accaduto nella periferia di Bologna. Alla sua famiglia soltanto un biglietto: “Scusatemi per quello che ho fatto”. Un volo da quarto piano che non le ha lasciato scampo: inutili tutti i tentativi di soccorrerla, anche da parte del personale del 118 intervenuto tempestivamente all’apprensione dell’accaduto. Sul caso ora indagano le forze dell’ordine.
Si è lanciata nel vuoto, in mano stringeva il cellulare
La famiglia è sotto shock. La giovanissima, di appena 12 anni, ha deciso di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto, precipitando dal balcone del quarto piano e rovinando al suolo all’interno del cortile condominiale. Inutili tutte le manovre di intervento: la ragazzina è morta sul colpo. Secondo quanto si apprende dalle fonti, la giovane era in casa insieme a sua madre e alla sua sorellina più piccola. Suo padre, invece, era ancora fuori per lavoro. La giovane avrebbe quindi fatto per uscire di casa, salutando la madre e la sorella. Eppure, invece, andare dagli amici, avrebbe aperto la porta finestra, scavalcato il parapetto e si sarebbe infine lanciata nel vuoto.
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A precipitare con lei anche il telefono cellulare, che la giovane teneva in mano. Le forze dell’ordine stanno cercando di risalire al movente di un simile e disperato gesto. La famiglia, di origini straniere, vive da tanti anni in Italia, e la giovane era nata proprio a Bologna. Difficile risalire alle motivazioni che hanno spinto la ragazza a togliersi la vita.
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Dalle prime informazioni, pare che la 12enne non soffrisse di alcun problema psicologico, né tantomeno di qualche situazione famigliare difficile. Eppure, si apprende, qualche giorno fa avrebbe raccontato a sua madre di non stare bene: una confidenza che non aveva lasciato spazio a spiegazioni più approfondite, e che comunque non aveva destato sospetti in famiglia. Il caso ora è nelle mani della Procura ordinaria e quella per i minorenni. Verrà aperto un fascicolo con l’ipotesi tecnica di istigazione al suicidio, e verranno effettuati tutti gli accertamenti necessari a far chiarezza sui punti oscuri di questa drammatica vicenda.
