Colloqui USA e Talebani: “Lotta al terrorismo ma no collaborazione contro ISIS”

Incontro tra USA e alti funzionari talebani per discutere sui rapporti e sul quadro sociale in Afghanistan: “I talebani saranno giudicati per le loro azioni, non soltanto per le parole”. Nel frattempo, rifiutata la collaborazione contro l’ISIS.

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colloqui tra USA e alti funzionari dei talebani, unione contro il terrorismo – meteoweek.com

Il 9 e 10 ottobre una delegazione interagenzia degli Stati Uniti si è recata a Doha, in Qatar, per incontrare alti rappresentanti dei talebani. Come si apprende dalle comunicazioni ufficiali governative, la delegazione degli Stati Uniti si è concentrata sulle preoccupazioni in materia di sicurezza e terrorismo e sulla libera circolazione per i cittadini statunitensi, altri cittadini stranieri e i partner afghani, nonché sui diritti umani – inclusa la partecipazione da parte di donne e ragazze in tutti gli aspetti della società afghana. Dal report conclusivo siglato dalla delegazione statunitense, si apprende che le due parti hanno anche discusso della fornitura da parte degli Stati Uniti di una solida assistenza umanitaria, direttamente al popolo afghano. “Le discussioni sono state sincere e professionali con la delegazione degli Stati Uniti che ha ribadito che i talebani saranno giudicati per le loro azioni, non soltanto per le parole”, si legge nel comunicato stampa.

Uniti contro il terrorismo, ma no contro l’ISIS

A presenziare all’incontro in quel di Doha, è stato il portavoce del dipartimento di stato americano Ned Price. Lo stesso Price ha affermato che i colloqui hanno coinvolto una “delegazione interagenziale” degli Stati Uniti e i “gli alti rappresentanti dei talebani”. Un incontro, questo, che ha costituito il primo vero colloquio faccia a faccia tra le due parti, da quando il gruppo ha preso il controllo dell’Afghanistan ad agosto, in seguito al ritiro delle truppe occidentali. I funzionari statunitensi, comunque, hanno affermato che lo svolgimento di tali colloqui non vuole assolutamente rappresentare il riconoscimento ufficiale, da parte dell’America, del dominio talebano in Afghanistan.

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Dal canto loro, nel loro comunicato finale pubblicato dopo i colloqui di Doha con gli americani, i talebani spiegano di essersi impegnati a facilitare la libera circolazione degli stranieri – senza tuttavia fornire ulteriori dettagli. Il portavoce politico Suhail Shaheen ha anche dichiarato all’Associated Press che il ministro degli esteri ad interim ha assicurato agli Stati Uniti che i governanti del paese non avrebbero permesso che il territorio afghano venisse utilizzato dagli estremisti per lanciare attacchi terroristici contro altri paesi.

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Tali dichiarazioni sono giunte, si sottolinea, il giorno dopo che i talebani stessi avevano affermato – nella giornata di sabato – che non avrebbero collaborato con gli Stati Uniti per tenere a freno un violento affiliato dello Stato islamico (IS), scansando quindi ogni tipo di eventuale cooperazione con Washington contro l’ISIS in Afghanistan.

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